La Cyber Security Association of China, supportata dalla Cyberspace Administration of China (CAC), ha mosso pesanti accuse contro Intel: backdoor nei chip, falle di sicurezza e tassi di malfunzionamento elevati. Secondo l’agenzia, questi problemi costituirebbero un grave rischio per la sicurezza nazionale cinese. In un post su WeChat, l’associazione ha scritto che Intel avrebbe consentito per anni la presenza di backdoor nei suoi prodotti, compromettendo così la sicurezza degli utenti.
Tuttavia, la legittimità di queste accuse non è chiara. Bloomberg ha sottolineato che non si sa se la CAC abbia approvato la posizione dell’associazione, la quale si occupa prevalentemente di formazione e creazione di relazioni nel settore Internet.
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Tensioni commerciali tra USA e Cina che si riflettono sulla questione Intel
Queste accuse si inseriscono in un contesto di tensioni commerciali crescenti tra Washington e Pechino. Da tempo, gli Stati Uniti stanno imponendo restrizioni alle esportazioni di tecnologie avanzate verso la Cina, con l’obiettivo di limitare la dipendenza del Paese orientale dalla tecnologia occidentale. Pechino, dal canto suo, ha risposto cercando di sviluppare alternative locali e, in parallelo, gettando discredito sui prodotti delle aziende statunitensi.
L’anno scorso, ad esempio, la Cina ha vietato l’uso dei chip di Micron nelle infrastrutture critiche per motivi di cybersicurezza. Anche Intel si è trovata a fare i conti con restrizioni che hanno reso più complicati i rapporti con il mercato cinese, nonostante l’importanza di quest’ultimo per la sua attività globale.
La risposta di Intel non è tardata ad arrivare
Intel non è rimasta in silenzio di fronte alle accuse. In una dichiarazione ufficiale, la società ha ribadito il suo impegno verso la sicurezza, affermando di fare “tutto il possibile per proteggere i nostri clienti“. Intel ha inoltre dichiarato di essere pronta a collaborare con le autorità competenti per chiarire ogni dubbio riguardante la sicurezza dei propri prodotti, sottolineando che la protezione dei clienti rappresenta da sempre una priorità.
La battaglia tra Intel e le autorità cinesi potrebbe non essere altro che un capitolo nel più ampio scontro commerciale di occidente e oriente. Per ora, la situazione rimane tesa e la verità dietro le accuse mosse dovrà essere chiarita, possibilmente con il coinvolgimento di esperti indipendenti in materia di sicurezza.