Nel mondo dei videogiochi, si sa, non è per niente raro vedere prodotti ispirati agli anime e ai manga più popolari del periodo e non solo. Sempre più spesso, forse cavalcando il successo di titoli immortali come i vari Dragon Ball Budokai Tenkaichi o i successivi picchiaduro di Naruto, vediamo circolare nel mercato trasposizioni videoludiche più o meno riuscite di numerosi manga: è il caso, ad esempio, del recentissimo Dragon Ball Sparking Zero o dell’ultimissimo titolo dedicato a Naruto che sin dall’annuncio fu presentato come il più ambizioso e ricco di sempre in grado di unire l’universo del Settimo Hokage e quello del figlio Boruto.
Meno noto ai più è poi Fairy Tail, gioco sviluppato da Guts e prodotto da Koei Tecmo (che giusto un anno ha prodotto l’ultima fatica videoludica del brand di Fate). Il gioco ha riscosso un discreto successo e forse proprio per questo non è stato molto discusso tra gli appassionati. A distanza di ben quattro anno, però, Guts e Koei hanno deciso di riprovarci, forse anche per donare agli appassionati di Fairy Tail la conclusione che il brand merita, proponendo un secondo (e forse conclusivo?) capitolo per la saga videoludica.
Fairy Tail 2 uscirà il 12 Dicembre di quest’anno per Steam, Nintendo Switch e PlayStation 4/5. A noi di DrCommodore.it è stata data la possibilità di partecipare ad una closed-beta del gioco e queste, ovviamente con meno spoiler possibili riguardanti trama e contenuti, sono le nostre impressioni dopo le prime ore di esperienza.
Ecco la nostra anteprima di Fairy Tail 2
Prima di iniziare a parlare del titolo in sé bisogna fare una premessa: Fairy Tail è un manga molto, molto lungo che può vantare di oltre 500 capitoli per un totale di ben 63 volumi. Ora, è assolutamente normale che un gioco non possa materialmente riassumere o adattare interamente una storia così lunga, tuttavia il lavoro compiuto da Guts e Koei Tecmo con questo titolo suona davvero come una “furba scorrettezza” nei confronti dei giocatori.
Qualche settimana fa era stato infatti annunciato che il gioco sarebbe stato accessibile anche senza giocare al primo, sottolineando come in ogni caso una parte della storia avrebbe narrato contenuti completamente originali descritti come canonici da Hiro Mashima stesso. Il problema, però, è come ci viene presentato il tutto, ossia tramite dei riassunti posizionati qua e là nel corso del gioco, schede dedicate ai personaggi e poco altro che fornisce sì il giusto contesto, ma lascia al tempo stesso un po’ di amaro nella bocca di chi, avendo letto il manga di Fairy Tail, certe avventure avrebbe preferito viverle piuttosto che limitarsi a rivederle su uno schermo.
Non vi sveleremo il punto esatto di inizio del gioco, limitandoci a dire come riportato anche dalle pagine ufficiali del prodotto che si tratta di un momento della Saga dell’Impero di Alvarez, quindi comunque oltre il volume 50 della storia, rischiando quindi di lasciare i giocatori totalmente spaesati rispetto al contesto e a ciò che sta succedendo.
Comparto sonoro e doppiaggio
Una grossa nota di merito va fatta al comparto audio del titolo in generale: se siete fan di Fairy Tail avrete sicuramente sentito la presenza di qualche OST più o meno nota al suo interno in grado di richiamare le più recenti proposte dall’anime.
L’aspetto più positivo, poi, è dato dal doppiaggio. Non è affatto una novità che i doppiatori giapponesi dei protagonisti di anime e manga si prestino anche ai videogiochi affini, tuttavia è sempre bello, soprattutto per fan di vecchia data dell’anime, risentire le vecchie performance alle quali siamo abituati in una veste ora completamente diversa, ossia quella videoludica.
Gameplay
Il gameplay rappresenta un piccolo passo avanti rispetto al predecessore, tuttavia i miglioramenti sia a livello grafico sia a livello di ritmo sono davvero, davvero poveri se consideriamo quanti anni sono trascorsi dal primo capitolo dedicato a Fairy Tail.
Viene da chiedersi, ancora una volta, se la scelta di creare un gameplay a turni basato su un battle shonen sia la scelta giusta e se invece i giocatori non avrebbero preferito uno stile di gampelay totalmente diverso, più libero, magari più simile al musou Fate/Samurai Remnant uscito l’anno scorso. Noi, onestamente, avremo preferito di gran lunga questa seconda alternativa dal momento che sin dalle prime battaglie del gioco si percepisce come le battaglie a turni stiano decisamente “strette” al titolo, sia per la quantità di personaggi presenti in gioco sia per le combinazioni di attacchi possibili.
Conclusioni
In conclusione, Fairy Tail 2 è un gioco che i grandi appassionati della serie di Hiro Mashima potrebbero riuscire a godersi, tuttavia per il provato fino ad ora non mi sento di consigliarlo a chi l’opera l’ha letta anni fa, né tantomeno a chi non l’ha apprezzata a suo tempo. Se avete giocato il primo capitolo o se vi siete approcciati da poco al titolo, invece, molto probabilmente vi divertirete a giocare al titolo e scoprire il nuovo finale originale.