Lo sappiamo molto bene: Nintendo odia gli emulatori, o almeno, vedendo quanto sta avvenendo in queste ultime ore, potremmo dire che odia ogni emulatore che effettivamente non gli serve. Bizzarra infatti la vicenda che vede protagonista il nuovo museo inaugurato dall’azienda che, come ha scoperto un suo visitatore, pubblicando poi la sua scoperta sui social, farebbe uso di emulatori nella sua sezione dedicata al test di giochi su vecchie console.
Come sottolinea la testata PC Gamer, nelle ultime ore ha iniziato a diffondersi una testimonianza da parte di uno dei visitatori della struttura inaugurata lo scorso 2 ottobre che rivela come, praticamente per caso, quest’ultimo abbia scoperto che l’azienda fa uso di un sistema di emulazione per permettere ai visitatori di provare sul posto titoli SNES.
Nintendo contraddittoria: la severità contro gli emulatori crolla di credibilità
L’utente in questione, come riportato da numerose testate, ha infatti affermato di essersi accorto che qualcosa non andava nel momento in cui, staccando il controller dalla postazione presso la quale stava giocando, questi ha sentito l’inequivocabile suono che producono i dispositivi Windows nel momento in cui un device viene staccato.
La vicenda sta generando grandi polemiche in tutto il mondo, con gli utenti che si chiedono quale sia la vera opinione dell’azienda in merito a questi supporti che, fino a poche settimane fa, era più che chiara. La severità della grande N nei confronti di questi servizi che l’azienda ha sempre contrastato e definito “illeciti” è sempre stata un suo vero e proprio marchio di fabbrica.
La chiusura di Yuzu sembrava un segnale inequivocabile
Proprio poche settimane fa, vi parlavamo della chiusura di Yuzu, in assoluto uno dei servizi di emulazione per i titoli Nintendo Switch più popolari tra quelli presenti sul web. Non si tratta di un caso isolato, in quanto sono numerosi i servizi che hanno dovuto chiudere i battenti in seguito all’intervento dei legali dell’azienda.