Negli ultimi vent’anni abbiamo assistito ad una vera e propria esplosione dei cinecomics che, rispetto al secolo scorso, sono diventati molto più popolari e rivolti al pubblico mainstream, arrivando a conquistare spesso e volentieri i posti più alti nei botteghini degli incassi. Tale successo, inutile negarlo, è in gran parte dovuto all’esplosione del Marvel Cinematic Universe, che dall’uscita di Iron Man nel 2008 in poi ha continuato a produrre blockbusters uno dopo l’altro, mostrando al mondo e alle aziende di produzione cinematografiche che il successo si poteva ottenere anche con questo genere di titoli.
Se il successo dei cinecomics non è più messo in dubbio da nessuno, però, rimangono ancora oggi registi e attori decisamente più scettici che continuano a definirli delle perdite di tempo, additandoli come “cinema non impegnato”.
Harrison Ford si è da poco unito al dibattito, affermando che sia da stupidi ignorare il cambiamento, perché potremo finire per rimpiangerlo in un secondo momento.
Il debutto di Harrison Ford nell’universo Marvel
L’attore 82enne debutterà nel Marvel Cinematic Universe nel 2025 nel film Captain America: Brave New World e vestirà i panni di Thunderbold. A differenza dell’opinione di alcuni suoi coetanei attori, tuttavia, Ford, si è approcciato all’universo supereroistico con l’umiltà di un turista, come se fosse solo un debuttante di passaggio con tanto da imparare.
“Sono entrato a far parte di un nuovo business che credo stia producendo davvero delle belle esperienze per il pubblico. Mi piace molto.”
Ford, inoltre, afferma di non essersi mai ritenuto una star e viceversa di credere di essere “soltanto un attore”, il cui lavoro è raccontare storie e divertire il pubblico:
“Faccio parte di un gruppo di persone che lavorano insieme, che collaborano per raccontare delle storie. Sono un assistente nel raccontare storie, ecco chi sono.”
Al centro dell’attenzione, dal suo punto di vista, dovrebbero esserci i personaggi interpretati piuttosto che gli attori interpretanti: sono questi a diventare delle stelle, ad ispirare ed emozionare il pubblico. Gli attori, viceversa, sono solamente il tramite che porta a compimento questo processo.