Space X ha lasciato tutti a bocca aperta durante il suo recente evento, riuscendo per la prima volta a catturare un booster Super Heavy con le braccia meccaniche di Mechazilla. L’impresa ha visto un razzo alto 70 metri compiere una discesa controllata verso un piccolo bersaglio, dove le enormi braccia meccaniche erano pronte a bloccarlo pochi metri sopra il suolo. Questo primo tentativo di “catturare” il booster ha avuto un successo immediato, sorprendendo molti spettatori.
Secondo Space X, migliaia di criteri operativi dovevano essere soddisfatti per poter catturare il Super Heavy booster, e il risultato è stato reso possibile grazie al lavoro incessante degli ingegneri. Questo approccio permette di velocizzare la manutenzione e il riutilizzo dei booster, riducendo drasticamente i costi operativi.
Prossimi passi e la missione Artemis III
Con questo successo alle spalle, Space X si prepara ad utilizzare il booster per trasportare una versione modificata della navicella Starship, chiamata Starship Human Landing System (HLS), nell’orbita lunare come parte della missione Artemis III della NASA, prevista per il 2026. Prima di raggiungere questo obiettivo, l’azienda guidata da Elon Musk dovrà condurre ulteriori test del sistema Starship, che comprende sia il booster Super Heavy sia la navicella Starship, il secondo stadio del sistema.
I prossimi test saranno fondamentali per perfezionare la manovra di cattura e per dimostrare la capacità di rifornire Starship in orbita terrestre, un passo essenziale per le future missioni lunari. Inoltre, Space X dovrà eseguire almeno una missione dimostrativa senza equipaggio che preveda l’atterraggio del sistema HLS sulla superficie lunare e il successivo decollo.
Thousands of distinct vehicle and pad criteria had to be met prior to catching the Super Heavy booster. Thanks to the tireless work of SpaceX engineers, we succeeded with catch on our first attempt. pic.twitter.com/6wa5v6xHI0
— SpaceX (@SpaceX) October 13, 2024
Ambizioni spaziali future
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Il successo del primo “catch” di Super Heavy rappresenta un passo importante verso obiettivi ancora più ambiziosi, tra cui la prima missione con equipaggio su Marte e la creazione di una base permanente sul Pianeta Rosso. Musk ha commentato l’impresa su social media, definendola un “grande passo verso la vita multiplanetaria”. L’obiettivo a lungo termine di Space X è quello di trasferire un milione di persone su Marte per costruire una città autosufficiente, un’impresa che Musk stesso ammette potrebbe richiedere il lavoro di generazioni di ingegneri.