Il noto giornalista, nonché conduttore del telegiornale “TG LA7”, Enrico Mentana, si è duramente scagliato contro Instagram, il social network gestito da Meta, per aver rimosso un suo post. Non si tratta, però, di un post qualsiasi, bensì di un messaggio di solidarietà nei confronti della senatrice a vita Liliana Segre.
Dura è stata la risposta di Enrico Mentana alla presunta censura operata dalla piattaforma social controllata da Mark Zuckerberg, il cui commento può essere brevemente sintetizzato con due sole parole: “Instagram, VERGOGNATI”.
Enrico Mentana contro Instagram
Per meglio comprendere ciò che è accaduto bisogna fare un piccolo passo indietro. Lo scorso 28 settembre, nel corso di una manifestazione in supporto della Palestina, un ignoto manifestante ha esposto un cartello che definiva la senatrice a vita Liliana Segre un “agente sionista”.
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L’epiteto in questione criticava, certo con toni ben oltre il vivace, una dichiarazione resa proprio dalla senatrice a vita (e tra l’altro riportata in calce al cartello), nella quale asseriva: “La parola genocidio io l’ho conosciuta (la Segre è stata detenuta nel campo di concentramento di Auschwitz durante gli anni ’40 n.d.r.), adesso viene usata per parlare di qualsiasi cosa. […] Dire che Israele commette un genocidio è una bestemmia!”.
Immediata è stata la risposta del direttore Mentana, il quale si è precipitato a postare su Instagram un messaggio di vicinanza alla senatrice a vita Segre. Messaggio che, però, non è stato per nulla gradito dal social network di Meta, tanto è che è stato in poco tempo rimosso.
A questo punto il direttore Mentana, chiaramente adirato per l’accaduto, decide di attaccare direttamente la piattaforma, scrivendo a chiare lettere: “Caro Instagram, VERGOGNATI anche tu. Guarda cosa mi hai rimosso. Un post in difesa della senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta a Auschwitz e vilipesa ai nostri giorni dai pasdaran pro Hamas. Il sonno della ragione genera algoritmi”.
A corredo del post, Enrico Mentana ha allegato uno screen del messaggio inoltrato dalla piattaforma “Sembra che tu abbia condiviso o inviato simboli, elogio o sostegno nei confronti di persone e organizzazioni che consideriamo pericolose o che tu abbia iniziato a seguirle.” “Questo viola le nostre linee guida della community in materia di persone e organizzazioni pericolose”.