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Baby Reindeer: un tribunale della California ha stabilito che la serie non racconta una storia vera

Il 2024 è stato un anno pieno di serie televisive di grande qualità, e tra queste c’è Baby Reindeer, miniserie apparentemente biografica creata dal comico inglese Richard Gadd che racconta essenzialmente di quando lui divenne vittime di stalking da parte di una fan. La serie utilizza nomi diversi da quelli reali, ma i fan del comico hanno ricollegato la figura della stalker a Fiona Harvey, e ovviamente l’hanno inondata di insulti e minacce di morte che hanno avuto una forte ripercussione sulla sua salute mentale.

Baby Reindeer non racconterebbe una storia vera

Il punto è che Fiona non si sarebbe meritata questo trattamento neanche se fosse stata davvero una stalker. E diciamo “neanche se fosse stata davvero” perché alla fine si è scoperto che la storia della serie non era proprio vera. A stabilirlo è stato il giudice Gary Klausner del tribunale distrettuale della California.

La presunta stalker aveva già citato in giudizio Netflix e Gadd a giugno sostenendo che avessero riportato delle notizie false sul suo conto, in quanto nella serie viene dipinta come una criminale condannata pure a una pena detentiva. Ora potrà effettivamente procedere e portare in tribunale

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Nel documento del giudice si legge che i commenti online ricevuti da Fiona le hanno causato ansia, attacchi di panico, dubbi, vergogna e paura ad uscire di casa. Klausner sostiene inoltre che sia Gadd che Netflix avrebbero dovuto sapere che le dichiarazioni della serie erano false e non hanno fatto alcuno sforzo per indagare sulla loro accuratezza o per adottare misure che occultassero meglio l’identità dei soggetti coinvolti.

L’inizio del processo ai danni i Netflix e Gadd inizierà il 6 maggio 2025, e Fiona chiede un risarcimento di 170 milioni di dollari. Sarebbero state comunque archiviate le acccuse per negligenza e violazione della privacy.

In realtà pare che Gadd non volesse definire Baby Reindeer una storia vera, ed era anzi restio ad utilizzare tale dicitura a inizio episodio della serie. A quanto pare è stata Netflix a volere che gli episodi iniziassero con questa dicitura.

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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