Dr Commodore
LIVE

Planet Manga e la controversia sugli shojo nel podcast con Dario Moccia: fra accuse e risposte editoriali

Da pochissimo tempo è iniziato ufficialmente sui canali social il podcast targato Planet Manga e Panini Comics, condotto da Eva Carducci e dedicato a questo variegato mondo al fine di discutere di tantissimi temi, tra estratti culturali e opinioni sulle migliori opere basandosi sui 30 anni di storia della casa editrice. La seconda puntata del podcast, intitolata “OMNIBUS – Mai mai scorderai… con Dario Moccia“, ha visto ospiti il famoso streamer italiano e Marco Marcello Lupoi, il direttore editoriale di Panini Comics, ma alcune parti di questo video hanno suscitato un’accesa discussione tra gli utenti.

Il video è disponibile per intero su YouTube, ma per promuovere l’episodio è stato diffuso su Instagram un suo estratto incentrato sull’argomento dei manga della categoria Shojo, con dicitura “Chi l’ha detto che i ragazzi non possano leggere shojo o che alle ragazze non piacciano gli shonen? Vogliamo leggere di tutto!” Tuttavia le dichiarazioni presenti in questo segmento non sono state affatto recepite positivamente dal pubblico, il quale ha criticato aspramente i due ospiti nei commenti. Il segmento in questione ve lo proponiamo di seguito.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Panini Comics Italia (@panini_comics)

Gli studios Panini nel podcast

Accuse di superficialità verso Planet Manga

L’approccio dei protagonisti del podcast è stato fortemente criticato, in quanto accusati di superficialità e di promuovere una visione limitata degli shojo. Nel contesto, Dario Moccia ha diviso i target dei manga in Shojo per le ragazze, Shonen per i ragazzi e Kodomo per i bambini, ponendo un interrogativo su quali sono invece i target per gli adulti. Di fondo, il messaggio importante è quello di lasciare alla persona la scelta, a prescindere dal genere, ma ciò che è stato visto male non è stata solo la generalizzazione degli Shojo come target femminile, ma il fatto che sia stato mal compreso come genere, ingiustamente ridotto a opere sentimentali e ignorando la ricchezza e la varietà che questo target può offrire.

Molti hanno messo in discussione la conoscenza di Moccia e Lupoi dopo dichiarazioni simili, per cui è stato necessario intervenire per rispondere adeguatamente alle critiche. Il direttore editoriale stesso, ovvero Marco Marcello Lupoi, ha preso posizione direttamente nei commenti, affermando di essere un appassionato lettore di shojo e di averne pubblicati numerosi nel corso della sua carriera. Tuttavia, ha sottolineato che, secondo la sua esperienza, il pubblico degli shojo è in prevalenza femminile, pur riconoscendo una quota di lettori maschili.

Questa osservazione si basa su oltre vent’anni di fiere, incontri e discussioni con il pubblico. Le parole di Lupoi, però, non hanno placato le critiche. Molti hanno continuato a evidenziare una visione stereotipata che limita la portata degli shojo, considerati spesso solo come storie d’amore adolescenziali, quando in realtà il genere abbraccia temi e storie molto più ampie, come avventura, dramma e crescita personale.

il podcast Omnibus di Planet Manga con MArco MArcello Lupoi e Dario Moccia

Il dibattito tocca una questione più ampia, già discussa da esperti come Alberto Galloni, ex Magic Press. Secondo Galloni, il pubblico femminile tende a leggere opere di ogni tipo senza pregiudizi di target, cosa che invece non accade in egual misura con il pubblico maschile. Questo, purtroppo, ha contribuito a limitare la diffusione di shojo e di opere rivolte specificatamente a un pubblico femminile, che non riescono a raggiungere lo stesso numero di lettori rispetto a opere pensate per un target maschile.

Un altro punto sollevato dalla community riguarda la distribuzione degli shojo. Una lettrice francese ha accusato Planet Manga di non favorire adeguatamente questi titoli, ad esempio non rendendoli disponibili su piattaforme di vendita online come Amazon. Lupoi ha risposto spiegando che solo i titoli più venduti vengono inviati a Amazon, poiché risulterebbe impraticabile distribuire su quella piattaforma l’intera produzione editoriale, che supera i 2400 titoli all’anno tra le varie etichette di Panini.

Il dibattito sugli shojo e sulla loro rappresentazione continua a essere acceso. Se da un lato c’è il riconoscimento di una predominanza di lettrici nel pubblico, dall’altro molti ritengono che una visione più ampia e priva di pregiudizi possa portare questo genere a essere maggiormente apprezzato anche dai lettori maschili. La strada per una maggiore inclusività nel mercato del manga potrebbe passare proprio dalla sfida di superare gli stereotipi che circondano i generi e i target.

Podcast Omnibus

Leggi anche: Il duro appello di CoroCoro su Shadow the Hedgehog: “Stop alla condivisione non autorizzata”

Articoli correlati

Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

Condividi