Amazon farà tornare tutti i dipendenti in ufficio. Il colosso dell’e-commerce capitanato da Jeff Bezos ha deciso di eliminare totalmente la possibilità per i suoi dipendenti di lavorare da remoto. L’evento, perfettamente ascrivibile al trend degli ultimi anni che vede una progressiva diminuzione dello smart working, rischia di accelerare il processo di ritorno in ufficio.
La modalità di lavoro da remoto, o smart working che dir si voglia, è stata implementata in modo capillare nel mercato globale per la prima volta a seguito degli accadimenti del 2020. Finita la crisi, molte società hanno fatto rientrare i lavoratori, restringendo pian piano il lavoro da remoto.
Adesso, la netta presa di posizione di Amazon rischia di influenzare gli altri operatori di mercato, in special modo quelli del settore tech, tanto da convincerli a eliminare a loro volta lo smart working, andando così ad accelerare il processo di rientro dei lavoratori negli uffici.
La netta posizione di Amazon sullo smart working
Negli scorsi giorni, il colosso dell’e-commerce statunitense ha tracciato una linea netta: basta smart working, i dipendenti dovranno lavorare in sede almeno 5 giorni a settimana. La misura, sebbene destinata ad entrare in vigore solo nel 2025, ha già scatenato le ire di molti lavoratori dipendenti.
Infatti, la decisione, che coinvolgerebbe circa 350 mila persone, ha lasciato molti a bocca aperta: alcuni hanno raccontato come la società abbia ordinato di presentarsi in sedi lontane dalla loro abitazione, altri addirittura sostengono che Amazon abbia chiesto loro di trasferirsi in un’altra città per conservare il posto di lavoro.
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Ma non è finita qui; molti temono che la stretta del colosso capitanato da Jeff Bezos sul lavoro agile possa portare a una nuova stagione di licenziamenti di massa (solo nel gennaio 2024, Amazon ha deciso di licenziare in tronco 18 mila lavoratori).
L’abbandono dello smart working da parte di Amazon si inserisce nel trend generale di riduzione delle ore da remoto. Si pensi che lo scorso anno la società di Jeff Bezos aveva imposto la presenza in ufficio almeno 3 giorni a settimana, seguito subito dopo a ruota da Disney e da Google (con un limite minimo di 4 giorni).
L’influenza del colosso dell’e-commerce rischia di accelerare il rientro dei lavoratori in ufficio, poiché è molto probabile che le grandi corporazioni decidano di seguire le traccia segnata da Bezos.
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