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Nuove inquietanti testimonianze sul Titan: usavano Excel per il sistema di navigazione

Che le infrastrutture più datate si mantengano ancora in piedi con sistemi di gestione piuttosto antiquati, non dovrebbe essere una sorpresa, ma che gli stessi siano parte integrante di nuovi progetti è un vero colpo di scena. Nello specifico stiamo parlando del Titan di OceanGate, imploso tragicamente nel 2023 mentre esplorava i resti del Titanic, il quale a quanto pare possedeva un sistema di navigazione aggiornato “a mano”, passando addirittura per un foglio Excel.

A spiegare meglio il tutto ci ha pensato Antonella Wilby, ex collaboratrice di OceanGate, che ha rivelato tali dettagli preoccupanti durante un’audizione, disponibile anche in formato video, davanti alla Commissione investigativa della Guardia Costiera degli Stati Uniti. Il Titan utilizzava un sistema di posizionamento acustico (USBL) simile a un GPS per tracciare velocità, profondità e posizione tramite impulsi sonori. Tuttavia, invece di un’elaborazione automatizzata dei dati, il team trascriveva a mano le coordinate su un quaderno, inserendole successivamente in un foglio Excel prima di caricarle su un software per creare una mappa manuale del sito.

Secondo Wilby, questo processo era complesso e lento, con aggiornamenti che avvenivano ogni cinque minuti, mentre la comunicazione col sottomarino avveniva tramite brevi messaggi di testo. Quando la collaboratrice suggerì di adottare software standard per automatizzare la gestione dei dati, la risposta della compagnia fu che preferivano sviluppare un sistema interno, ma che non avevano abbastanza tempo per farlo.

OceanGate Titan

Rivelati anche incidenti avvenuti con il Titan

Wilby fu allontanata dal progetto dopo aver detto ai superiori che “questo è un modo idiota di fare navigazione“. Ma durante la sua testimonianza, ha anche raccontato un altro episodio allarmante avvenuto nel 2022: durante la risalita del Titan dopo un’immersione, un forte botto fu udito in superficie. Anche se si parlò di un possibile spostamento dello scafo nella sua culla di plastica, Wilby dichiarò che il danno visibile era solo di pochi micron.

Questo racconto è simile a quello fornito da Steven Ross, ex direttore scientifico di OceanGate. Ross ha ricordato un altro incidente inquietante avvenuto sei giorni prima della tragica implosione, dove il cofondatore della compagnia, Stockton Rush, schiantò il Titan contro un meccanismo di lancio mentre tentava di risalire in superficie. L’incidente fu causato da un malfunzionamento dei serbatoi di zavorra che invertì la posizione del sottomarino, facendo cadere i passeggeri all’interno. Nessuno riportò ferite, ma non è chiaro se fu eseguita un’ispezione del sottomarino dopo il fatto.

Le rivelazioni gettano ombre sulle pratiche di sicurezza di OceanGate, evidenziando la negligenza dell’azienda nella tragedia del Titan. L’uso di strumenti di navigazione primitivi e la mancata attenzione a incidenti gravi riflettono un approccio irresponsabile verso la sicurezza. Le testimonianze di Wilby e Ross indicano che pressioni commerciali potrebbero aver portato OceanGate a tagliare i costi a scapito della sicurezza, rinunciando a software standard e ispezioni adeguate per massimizzare il profitto.

Resti del sottomarino Titan

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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