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Ucraina bandisce Telegram dalle infrastrutture critiche, tra cui esercito e agenzie governative

Ieri i social occidentali hanno oscurato tutte le pagine e gli account dedicati ai media russi su ordine dell governo statunitense, mentre in questi giorni l’Ucraina ha bandito l’app di messaggistica Telegram da alcune infrastrutture chiave per la sicurezza nazionale. Il National Coordination Centre for Cybersecurity (NCCC) ha annunciato il provvedimento contro l’app creata da Pavel Durov, che è legato soprattutto all’attuale conflitto con la Russia.

L’Ucraina bandisce Telegram dai telefoni dei dipendenti di infrastrutture importanti

Il capo della Defense Intelligence ucraina Kyrylo Budanov sostiene infatti che l’intelligence russa usi tutti i dati degli utenti di Telegram per spiare le autorità ucraine, e ci sarebbero persino delle prove che confermerebbero l’accesso delle spie russe ai messaggi cancellati e ai dati personali di tutti gli utenti. Budanov ha dichiarato di essersi sempre schierato con la libertà di parola, ma questa faccenda di Telegram non centra nulla con la libertà d’espressione ma è qualcosa che riguarda la sicurezza nazionale.

Dei rappresentati dei servizi segreti e dell’esercito ucraino sostengono poi che Mosca usi Telegram non solo per spiare le autorità ucraine, ma anche per perpetrare attacchi informatici diffondendo malware e phishing, geolocalizzare alcuni individui importanti e aggiustare i bersagli degli attacchi missilistici.

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Tutti questi motivi servono a giustificare il ban di Telegram dai telefoni dei funzionari di governo, del personale militare, degli impiegati delle agenzie di sicurezza e difesa nazionale. Gli unici che potranno continuare a usare l’app saranno i funzionari che svolgono parti delle loro funzioni proprio con essa. Ovviamente la popolazione comune potrà continuare a usare l’app, anche perché per molti è l’unico canale attraverso cui apprendere le ultime notizie sul conflitto.

Proprio ieri l’Unione Europea ha promesso all’Ucraina un pacchetto d’aiuto di 35 miliardi di euro, rivolti soprattutto alle infrastrutture energetiche per l’inverno. Si sta discutendo poi sul far usare al paese guidato da Volodymyr Zelens’kyj le armi occidentali per colpire gli obiettivi militari russi. Il consiglio europeo ha approvato de giorni fa l’uso delle sue armi nel territorio russo (con la maggior parte degli italiani contrari), ma manca ancora il via libera da parte degli americani e degli inglesi.

Ucraina

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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