Negli ultimi giorni è stato diffuso online un video, divenuto poi virale, di un uomo che, con fare malevolo, dà un calcio a uno dei poveri cervi shika, definiti sacri, della città Giapponese di Nara, un luogo molto caratteristico che li ospita e che è stato dichiarato, a tutti gli effetti, patrimonio dell’UNESCO da oltre 20 anni. I cervi di Nara, circa 1.300 esemplari che vagano liberamente nel parco cittadino e nelle aree circostanti, sono venerati dalla popolazione locale, in particolare presso il santuario di Kasuga Taisha, dove sono considerati “messaggeri divini”, e da qui nasce il loro aggettivo di “sacri”.
Oltre a essere simboli della città e della sua antica storia, i cervi sono amati dai turisti per il loro comportamento amichevole, contribuendo a rendere Nara una meta particolarmente affascinante e attraente. Per questo motivo l’azione in sé, oltre a essere deplorevole e a rappresentare un atto vergognoso di violenza sugli animali, è segno di una tremenda mancanza di rispetto verso una cittadina, verso il loro credo e verso le loro tradizioni.
Il video, visualizzabile a questo indirizzo a vostra discrezione, ha sollevato un’ondata di indignazione, portando le autorità locali a intensificare le misure per promuovere il rispetto verso questi animali considerati un tesoro nazionale. L’incidente è avvenuto a luglio con protagonista un giovane turista, ripreso mentre maltrattava uno di questi animali. Da quel momento, ci sono state oltre 100 denunce alla polizia, con cittadini e turisti che chiedevano spiegazioni e interventi immediati per “proteggere i cervi”.
Le autorità di Nara in aiuto dei cervi
A fronte di queste continue segnalazioni, le autorità locali non sono certamente rimaste indifferenti. La polizia ha organizzato pattugliamenti d’emergenza, distribuendo volantini per educare i visitatori sul comportamento corretto da tenere nei confronti degli animali. Con il supporto di agenti che parlavano inglese e cinese, distribuiti nei punti di maggiore densità di turisti, sono stati utilizzati altoparlanti per ricordare ai turisti che i cervi sono una specie protetta e che far loro del male può comportare conseguenze legali.
Un funzionario di polizia ha precisato che, se un cervo viene ucciso o ferito intenzionalmente, si rischia di violare la legge sulla protezione dei beni culturali. Tuttavia, ha anche sottolineato quanto sia difficile agire in mancanza di prove evidenti, come fratture o ferite visibili, poiché “i cervi non possono raccontare ciò che è successo loro“. Con il graduale ritorno dei turisti dopo la pandemia, gli incidenti che coinvolgono i cervi sono aumentati, quindi c’è bisogno di lavorare per diffondere una maggiore consapevolezza, anche attraverso cartelloni elettronici multilingue alla stazione ferroviaria della città di Nara, con avvisi chiari per non toccare gli animali se non necessario.
Purtroppo però gli avvisi non bastano, con alcuni turisti che si lasciano trasportare da ciò che vedono, ignorando il tutto. Seppur con buone intenzioni, alcune persone continuano ad accarezzare e a toccare i cervi senza ragione valida, ignorando il fatto che, alla fine dei conti, si tratta di animali allo stato selvatico, e potrebbero esserci conseguenze nelle proprie azioni. Il caso del video porterà a controlli e azioni più severe da parte delle autorità al fine di scongiurare altri casi.
Nel frattempo, le bellezze di Nara e la sua fauna stanno diventando sempre di più una meta turistica importante per chiunque decida di visitare il Giappone, soprattutto dopo l’estate 2024, dove l’uscita dell’anime Shikanoko – In Cerva di Amici ha provocato un innalzamento dell’interesse, anche soltanto per riprendesi mentre si fa il tanto virale balletto della sigla di apertura davanti uno di questi cervi. L’opera probabilmente ha come scopo anche quello di sensibilizzare le persone verso questo argomento, aggiungendo umorismo e commedia al tutto. La speranza è che ci sia maggiore attenzione da parte delle persone in futuro, evitando che possano ripetersi casi malevoli o che fanno notizia.
