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Meta e le altre Big Tech oscurano i media russi per ordine del governo americano

Il Governo degli Stati Uniti ha ordinato a Meta e alle aziende di Big Tech di oscurare sulle loro piattaforme tutti i principali media russi, tra cui Russia Today e Rossiya Segodnya. Meta ha giustificato questa mossa dicendo che le pagine legate ai media russi utilizzavano delle tattiche ingannevoli che portavano avanti operazioni di “influenza segreta” in merito agli eventi riguardanti la Guerra in Ucraina, attività che rappresentano per l’azienda un'”interferenza straniera“. In precedenza Meta si era limitata a far girare meno i post delle loro pagine.

Anche su YouTube ora risultano inaccessibili più di 230 canali legati ai media russi, cosa che il portavoce di Google ha giustificato dicendo che si tratta di parte dell’impegno di sostenere le decisioni del governo americano.

La testata Russia Today viene visto dal Dipartimento di Stato Americano come un membro dell’intelligence russa perché condurrebbe informazioni di guerra informativa che vanno a vantaggio delle spie russe diffondendo diffuse “propaganda, disinformazione e menzogne a livello globale“, stando al coordinatore del Global Engagement Center James Rubin.

Meta

La reazione russa alla “censura” di Meta

Ovviamente sono state durissime le reazioni da parte di Mosca, con il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov che ha criticato Meta dicendo: “con queste azioni sta danneggiando la propria reputazione. Azioni selettive contro i media russi sono inaccettabili. Questo renderà ancora più difficile normalizzare le nostre relazioni con Meta“.

Se per l’Occidente questa mossa rappresenta un modo per diminuire la disinformazione e la propaganda online, per il Cremlino è un atto di censura unilaterale e una violazione della libertà di espressione, che tecnicamente è prevista per legge in tutti i paesi occidentali (Stati Uniti compresa). È come se si volesse far vedere alle persone soltanto la versione filo-Ucraina di quello che sta accadendo, senza che possano farsi un’idea più generale e al di là delle parti.

Meta

Questa nuova mossa da parte del governo statunitense rende l’Occidente ancora più chiuso nei confronti della Russia, con cui c’è un clima teso fin dallo scoppio della guerra in Ucraina. Le cose potrebbero comunque cambiare in termini di censura con le elezioni statunitensi di novembre se dovesse essere rieletto Donald Trump, che condivide un rapporto di amicizia con il presidente russo Vladimir Putin.

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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