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nDreams: lo studio è pronto a licenziare fino al 17,5% del suo staff

La lunga ondata di licenziamenti che sta colpendo l’industria sembra destinata a continuare. Nel prossimo futuro, purtroppo, questa eventualità potrebbe interessare i dipendenti di nDreams, studio focalizzato nello sviluppo di esperienze in realtà virtuale. A quanto pare, il CEO dell’azienda Patrick O’Luanaigh ha dichiarato di aver cercato in tutti i modi di evitare questa procedura, ma che nuove strategie di mercato potrebbero comportare dei licenziamenti fino al 17,5% del personale ora impiegato.

La cifra esatta non è nota, ma su LinkedIn l’azienda presenta un organico compreso tra le 201 e 500 unità, lasciando dunque supporre che il provvedimento interesserà dalle 35 alle 88 persone. I dipendenti sono comunque già stati avvisati di questa possibilità, al momento estremamente concreta.

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Il CEO di nDreams condivide la sua tristezza per questa eventualità

Dopo aver esplorato molteplici alternative per evitare questa procedura per molti mesi in un mercato di giochi VR impegnativo, collocato in un momento dell’industria gaming molto difficile, con profondo rammarico devo constatare che potremmo perdere dei validi e talentuosi membri del nostro team“. Queste le parole di Patrick O’Luanaigh, CEO di nDreams, il quale sottolinea come questa procedura potrà interessare tutti i livelli aziendali, anche i membri senior con una posizione di rilievo.

La dichiarazione di O’Luanaigh continua: “stiamo lavorando senza sosta per supportare il nostro team con il rispetto e l’attenzione che merita durante questo difficile processo“. Si fa riferimento agli sforzi effettuati per assistere in modo completo coloro le cui posizioni potrebbero essere interessate dal passaggio a nuovi ruoli all’interno di nDreams stessa o altrove.

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Le dichiarazioni del CEO lasciano trasparire la consapevolezza di far parte di un team che si è saputo destreggiare in un mercato aggressivo sin dal 2013: “abbiamo affrontato molte sfide nel trasformare un modesto studio indipendente in uno sviluppatore di giochi VR leader a livello mondiale“. Infine, O’Luanaigh evidenzia come una nuova struttura aziendale potrebbe portare giovamento sia al team che alla qualità dei titoli in arrivo, non senza sottolineare nuovamente la piena disponibilità nel supporto del personale che potrebbe essere colpito.

Nulla di nuovo sotto il sole, purtroppo. Come già abbiamo avuto modo di leggere in altre occasioni, l’impossibilità di far coincidere il modello di business di turno con le esigenze dettate dalla realtà, tra l’altro in perpetua e velocissima variazione, porta troppo spesso a risultati del genere. Considerando anche l’eventualità di nDreams, i licenziamenti dell’industria gaming raggiungerebbero circa 13.000 unità nel 2024. Come sempre, ci auguriamo che questa scia di provvedimenti possa terminare il prima possibile.

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Alberto Vajro

Alberto Vajro

Classe '92 senza esserne pienamente consapevole, mi nutro di videogiochi, fumetti e prodotti video sin da quando ho memoria. Dato che non finirò tanto presto, perché non discuterne?

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