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Hacker filo-palestinesi spiegano il sabotaggio del Mossad alle radio e ai cercapersone esplosi

Due giorni fa la guerra tra Israele e Libano ha registrato un altro episodio terribile: l’esplosione simultanea di dispositivi in dotazione a miliziani filo iraniani (cercapersone prima e radio dopo), che ha causato decine di vittime (tra cui purtroppo anche dei bambini) e migliaia di feriti a Beirut in Libano e a Damasco in Siria. La situazione ha gettato nel caos gli ospedali libanesi, che si sono visti assediati da centinaia di feriti e non avevano abbastanza sangue per tutti.

Come ha fatto Israele a compiere l’attacco?

La domanda più grande su quest’episodio è come ha fatto il Mossad – l’agenzia d’intelligence israeliana – a portare a termine quest’attacco nei confronti di Hezbollah? A quanto sembra, l’intelligence israeliana pare essersi infiltrata nella catena di produzione di cercapersone e radio, in quanto nella loro batteria è stata riscontrata una piccola quantità di esplosivo.

Questo passaggio prende il nome di hacking supply chain (hackeraggio della catena di approvvigionamento), e stando agli esperti ci sarebbero voluti ben due anni per portarlo a termine. Ma i dettagli precisi dell’operazione del Mossad sono stati diffusi dal gruppo di hacktivisti filo-palestinesi Handala.

Hacker, MOssad

Il Mossad ha collaborato con due aziende israeliane: lo provano gli hacker

Il Mossad si sarebbe appoggiato a delle aziende di terze parti con sede dentro i confini di Israele: IIB e Vidisco. Gli hacker hanno quindi violato i server delle due aziende ed estratto 14 terabyte di dati che contengono informazioni sulle operazioni segrete.

IIB si è occupata della modifica alle batterie dei cercapersone e radio, a cui ha aggiunto 30 grammi di esplosivo sensibile al calore. Vidisco – leader nel trasporto di sanner portuali e aeroportuali – si è occupata del trasporto dei dispositivi, che hanno superato i controlli grazie a una backdoor installata nel software. I dipendenti di IIB che hanno assemblato i dispositivi non avevano proprio idea che i dispositivi fossero stati modificati con dell’esplosivo.

Questi dati provano quindi sia il coinvolgimento del Mossad che la complicità delle due aziende, e Handala ha già dichiarato che li caricherà nel dark web.

Hacker, Mossad

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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