Il primo paziente di Neuralink, Noland Arbaugh, sta sfruttando pienamente le potenzialità del chip che gli è stato impiantato nel cervello a inizio anno. Nonostante i problemi riscontrati poco dopo l’operazione – fortunatamente risolti celermente dall’azienda di Elon Musk – Arbaugh ha evoluto costantemente il suo utilizzo del chip, passando dall’usarlo per giocare ai videogiochi e navigare in rete a studiare addirittura due lingue.
I primo paziente di Neuralink riesce a studiare due lingue con il chip
Il ventinovenne sta infatti studiando il francese e il giapponese almeno tre ore al giorno, e ha persino dichiarato di aver deciso di studiare la matematica da zero, con le intenzioni di tornare a scuola e finire il suo percorso di laurea, oppure cambiare percorso di studi per provare a buttarsi sulle neuroscienze. Ogni giorno poi passa quattro ore al giorno con i dipendenti di Neuralink per fare esperimenti e migliorare le cose per i pazienti che verranno dopo di loro.
“Sento di aver fatto molto di più in questi ultimi sei mesi di quanto non abbia fatto nei precedenti 30 anni“, ha dichiarato Arbaugh a Fanpage.it. Il ragazzo sta anche pensando di provare a trovare lavoro per tornare a essere un membro produttivo della società, fare più streaming e interagire al meglio con la comunità, cosa che pensa gli possano riuscire meglio. Inoltre ha anche un paio di sogni nel cassetto: creare un ente di beneficenza e costruire una casa per i suoi genitori.
Sta inoltre aspettando l’approvazione della FDA per poter controllare apparecchi elettronici più grandi di un computer, come una macchina, un drone e forse persino dei robot.
Il chip di Neuralink è stato inserito nella testa di un secondo paziente lo scorso agosto, con l’operazione che sembra essere andata più che bene. Musk ha poi ammesso la sua intenzione di impiantarlo in altre otto persone entro fine anno, diminuendo praticamente i tempi di attesa tra un’operazione e l’altra. Nella lista d’attesa dell’azienda ci sono attualmente 11 persone, tutte affette da lesioni al midollo spinale.