Masashi Kishimoto, autore di Naruto, ha rivelato di essersi ispirato a Eiichiro Oda, autore di One Piece, per sviluppare i suoi antagonisti. In un’intervista, Kishimoto ha spiegato che, mentre Oda aveva già introdotto supervillain in One Piece, lui ha scelto un approccio diverso per Naruto, concentrandosi su antagonisti con storie personali e complesse.
Kishimoto ha voluto esplorare le motivazioni umane dei suoi cattivi, offrendo una narrazione più profonda e innovativa rispetto ai semplici villain tradizionali, fondendo la sua filosofia con quella del maestro Oda, così come leggiamo su Comic book.
L’approccio unico di Kishimoto ai Villain
Kishimoto ha sempre puntato a raccontare storie umane, preferendo creare personaggi con sfumature complesse e motivazioni che vanno oltre il semplice desiderio di potere. Questo approccio è stato in parte ispirato da Oda, ma con una propria interpretazione distintiva: i villain di Naruto non sono solo nemici da sconfiggere, ma personaggi che riflettono su temi profondi come la perdita, la solitudine e il desiderio di appartenenza.
Innovare nel mondo dei manga
Kishimoto ha anche sottolineato l’importanza di creare qualcosa di nuovo nel panorama dei manga, spingendosi oltre i confini del genere. Invece di seguire una formula già collaudata, ha cercato di sperimentare con i suoi personaggi, costruendo una narrazione che non solo intrattiene ma anche invita i lettori a riflettere. La scelta di caratterizzare i villain in modo più umano e complesso è diventata una delle chiavi del successo di Naruto, distinguendolo e rendendolo un’opera amata e influente.
Questo scambio creativo tra autori come Kishimoto e Oda dimostra come i grandi narratori si ispirano a vicenda, contribuendo alla continua evoluzione delle storie nel mondo dei manga. I fan di Naruto e One Piece possono apprezzare queste connessioni, vedendo come le opere di questi autori abbiano plasmato e arricchito il panorama della narrazione giapponese.
“È vero che voglio raccontare storie umane. Fin dall’inizio, ho avuto l’opportunità di introdurre personaggi come supercattivi. Poiché One Piece stava già facendo questo, ho voluto fare qualcosa di diverso con Naruto. Anche i miei villain avevano una storia da raccontare. Il manga è anche un’industria in cui bisogna creare ciò che non esiste ancora, il che ti spinge a provare approcci diversi.” Ha dichiarato Kishimoto