Per chi segue il mondo vtuber Hololive è un nome che non ha bisogno di presentazioni, ma per tutti gli altri, sappiate che essa è una delle più grandi agenzie giapponesi del settore. Attualmente Hololive conta più di 89 talenti affiliati, tra cui anche numerose vtuber in lingua inglese (di cui fa parte anche la nostrana Raora Panthera).
Tutte le vtuber della compagnia godono di un grandissimo seguito in tutto il mondo, tanto che alcuni fan hanno persino sviluppato dei giochi indipendenti dedicati a loro, raccolti sotto l’etichetta Hololive Indie. Forse anche l’esistenza di questi giochi ha spinto il CEO Motoaki “Yagoo” Tanigo, a desiderare un futuro gioco AAA con protagoniste i talenti della sua agenzia.
Hololive avrà un gioco AAA per console in futuro?
Durante un’intervista a Siliconera, Yagoo ha dichiarato che in futuro gli piacerebbe collaborare con Riot Games in quanto è un grandissimo fan di League of Legends, in particolare gli piacerebbe vedere le vtuber di Hololive collaborare con il gruppo K-Pop dello studio di sviluppo, KDA.
Sui videogiochi in generale ha invece ammesso che gli piacciono i titoli sviluppati dai fan, ma gli piacerebbe stringere accordi con grossi studi di sviluppo per creare dei titoli AAA. Anche in questo caso Yagoo vorrebbe collaborare con grossi studi americani, ma non ha specificato quali giochi gli piacerebbe creare. Spera che l’apertura della filiale in Nord America possa aiutare a rendere realtà queste sue idee.
Hololive si sta pian piano conquistando una posizione mainstream nella cultura di massa, tanto che alcune vtuber (Gawr Gura, Hoshimachi Suisei e Usada Pekora) sono apparse durante l’intervallo come una recente partita dei Dodgers.
Adesso si appresta a conquistare anche l’Europa con la quinta wave di Hololive English, Justice, che comprende quasi solo talenti provenienti dal vecchio continente. Infatti fanno parte del gruppo la già citata Raora, la tedesca Cecilia Immergreen e l’inglese Elizabeth Rose Bloodflame, oltre a Gigi Murin di cui non è chiara la vera nazionalità (anche se entrambi i suoi nomi sono parole francesi).