Con discreta sorpresa da parte del pubblico, è arrivata la notizia riguardante la cancellazione della serie Star Wars: The Acolyte/La seguace, che dunque non avrà una seconda stagione e concluderà qui la sua storia, come confermato da fonti vicine a Lucasfilm e da un’esclusiva di Deadline. La decisione arriva poco più di un mese dopo la conclusione della prima stagione, composta da otto episodi e disponibile su Disney+, ma che non ha suscitato l’interesse sperato, anzi ha raccolto molteplici critiche.
Nonostante il suo inizio promettente, con un 78% su Rotten Tomatoes e un’accoglienza inizialmente calorosa da parte degli spettatori, “The Acolyte” non è riuscito a mantenere l’entusiasmo. La serie, creata e diretta da Leslye Headland, ha debuttato con ottimi numeri, raggiungendo 4,8 milioni di visualizzazioni nel primo giorno di lancio, il 4 giugno 2024. Questo la rese la più grande premiere dell’anno su Disney+, con 11,1 milioni di visualizzazioni globali nei primi cinque giorni.
Ma il tutto è durato molto poco, considerando come nella terza settimana fosse già fuori dalle classifiche di visualizzazione, tornando brevemente e nelle posizioni più lontane dal podio soltanto con l’ultimo episodio, il quale ha raccolto 335 milioni di minuti di visione totali, un risultato piuttosto modesto per un finale di stagione di una serie di Star Wars e che, anzi, potrebbe essere tra i più bassi di sempre del franchise.
Le ragioni della cancellazione di Star Wars – The Acolyte
Sebbene quanto proposto presentava delle idee nuove per gli standard di Star Wars, ambientando il tutto negli ultimi giorni dell’era dell’Alta Repubblica, l’audience sin dai primi episodi ha bombardato la serie con severe critiche, lamentandosi non solo per le numerose forzature e rivisitazioni in materia di concetti originali canonici come la forza, ma soprattutto per una scarsa sceneggiatura, contraddistinta da numerosi buchi di trama, decisioni improvvise e poco sensate e persino idee fin troppo fantasiose per giustificare l’esistenza di certi gruppi e organizzazioni. Su Rotten Tomatoes, infatti, il punteggio del pubblico raggiunge un pessimo 18% di approvazione generale.
Uno dei motivi che ha spinto Disney a cancellare The Acolyte/La seguace è proprio il gran numero di critiche pesanti, ma non si tratta della ragione principale. Infatti, alle critiche va aggiunto un vistoso calo di interesse, un fattore determinante per la decisione, specialmente se consideriamo gli elevati costi di produzione, che ammontano a oltre 100 milioni di dollari a stagione. A differenza di altre produzioni come “The Mandalorian”, che continua a crescere e si appresta a fare il salto sul grande schermo, o “Ahsoka”, già rinnovata per una seconda stagione, “The Acolyte” non ha raggiunto l’impatto necessario per garantirsi un futuro.
Impossibilitata a recuperare da un risultato così scarso, Disney ha deciso di non proseguire con la serie, la quale era costata circa 180 milioni soltanto per la prima stagione. Il tutto gioca anche a favore del programma di ridimensionamento dei costi delle produzioni Marvel e Star Wars per un futuro migliore e più equilibrato della compagnia. Un capitolo del franchise, dunque, viene lasciato non completamente scritto, ma vista la ricezione della maggior parte del pubblico e soprattutto dai fan storici, forse verrà dimenticato presto e bollato come un brutto ricordo di cui è meglio non discutere.