L’evoluzione delle intelligenze artificiali in questi ultimi due anni ha portato il mondo ad affrontare un’evoluzione di vari settori lavorativi che fino a pochi anni fa sembra ancora fantascienza. Le AI si sono dimostrate un ottimo strumento di supporto per le persone, anche se ci sono alcuni lavoretti che riescono a compiere da sole in maniera veloce e sicura (almeno nel settore informatico).
Stando a uno studio, le AI impatteranno il 92% dei lavori IT
Proprio il settore informatico sarà uno dei più colpiti dalle nuove tecnologie: secondo un rapporto stilato di recente dall’AI-Enabled ICT Workforce Consortium (Consorzio della Forza Lavoro Abilitata dalle AI) il 92% dei lavori IT subirà dei cambiamenti significativi, soprattutto quelli di livello intermedio e base (ad esempio la gestione dei dati e la creazione di contenuti semplici per il web). Molte competenze finora ricercate diventeranno infatti obsolete, mentre altre saranno molto più richieste e valorizzate.
Per fortuna le aziende facenti parte del Consorzio (Cisco, IBM, Intel, Microsoft, SAP e Google) non vogliono abbandonare i loro dipendenti al destino di perdere il loro lavoro, e stanno puntando infatti alla formazione per ottenere le competenze necessarie per i lavori di cui ci sarà bisogno in futuro. Tra le competenze necessarie per il futuro ci saranno l’ingegneria rapida, l’etica e l’alfabetizzazione delle AI.
I progetti di formazione delle aziende del Consorzio
Le aziende hanno infatti pensato a dei piani di formazione che saranno attuati da qui al 2032, da cui usciranno milioni di lavoratori con nuove competenze riguardo il settore digitale e le AI. Google, ad esempio, investirà 130 milioni di dollari per formare dipendenti provenienti da diversi continenti (Stati Uniti, Europa, Asia-Pacifico, Africa e America Latina) sulle intelligenze artificiali.
Insomma grazie a progetti come questi, i dipendenti apprenderanno delle competenze che gli garantirà anche di lavorare in futuro, ma questo processo deve essere supportato anche dai governi e dagli istituti di formazione. Infatti il consorzio ha scritto nel rapporto che tutti devono impegnarsi per prepararsi all’inevitabile cambiamento portato dalle nuove tecnologie.