Energia nucleare e intelligenze artificiali. Un duo che probabilmente nessuno si sarebbe mai aspettato di vedere un giorno, e pure le nuove tecnologie potrebbero rivelarsi utili proprio per progettare in maniera veloce e sicura i reattori delle centrali. Un team di ricercatori dell’università statunitense Brigham Young University (BYU) capitanato dal professore Matthew Memmott si è fissato l’obiettivo di ridurre i tempi di creazione di una centrale nucleare con le AI, ottenendo un ottimo risultato.
Negli Stati Uniti ci vogliono ben 20 anni per completare il processo di progettazione e autorizzazione di un nuovo reattore, a cui si aggiungono 5 anni per la sua costruzione. Oltre al quarto di secolo che ci vuole per vedere con i propri occhi i lavori conclusi, ci sono anche dei prezzi esorbitanti di svariati miliardi di dollari.
Le AI e le centrali nucleari
Per velocizzare i tempi, Memmott e il suo team hanno sostituito le varie simulazioni termodinamiche e neutroniche con un modello di apprendimento automatico che può prevedere i profili di temperature basandosi sui parametri geometrici variabili di un reattore. Come primo test, i ricercatori hanno provato a replicare uno scudo progettato da un’azienda che si trova nei pressi dell’università, riuscendoci in soli due giorni quando solitamente ce ne sarebbero voluti sei.
Si tratta di una diminuzione dei tempi non indifferenti, che potrebbe spingere molte più persone a lavorare nel settore e quindi a soddisfare tutto il fabbisogno di energia mondiale in pochissimi anni. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sula rivista Nuclear Engineering and Design, dove Memmot ha dichiarato quanto segue:
“Quando guardi il design dei reattori nucleari, hai questo grande spazio di possibilità che un sacco di persone setacciano in cerca del giusto design di un reattore. Ora le AI possono aiutare queste persone a focalizzarsi su quel piccolo spazio di design che diminuirà drasticamente i tempi di ricerca. Ovviamente gli umani dovranno fare le decisioni sul design finale e svolgere tutte le valutazioni di sicurezza, ma alla fine salva un bel po’ di tempo“.
