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L’impresa pericolosa dello streamer Norme: 264 ore senza dormire per un record non riconosciuto

Lo streamer Norme, noto recentemente per i suoi tentativi di entrare nell’albo dei recordman, ha recentemente fatto scalpore superando il Guinness World Record per il tempo più lungo trascorso senza dormire, raggiungendo l’incredibile cifra di 264 ore e 56 minuti. Questo risultato, però, non è stato raggiunto senza controversie e preoccupazioni, e probabilmente non sarà mai ufficialmente riconosciuto a causa dei rischi legati a simili imprese.

L’obiettivo di Norme era superare il record di 12 giorni senza dormire, battendo il precedente detenuto da Randy Gardner, un adolescente di 17 anni americano che, nel 1964, rimase sveglio per 11 giorni e 24 minuti, cioè 264 ore consecutive. Tuttavia, dal 1997, Guinness non riconosce più questa categoria di record a causa dei gravi effetti che la privazione del sonno può avere sul corpo umano. Infatti, il record negli anni fu già largamente battuto in due occasioni da Robert McDonald e da Maureen Weston, i quali riuscirono a rimanere svegli per oltre 400 ore, senza che la loro impresa fosse riconosciuta ufficialmente.

Nonostante ciò, Norme ha continuato imperterrito pur di battere quello che, a conti fatti, rappresenta il record ufficiale riconosciuto, ma la sua live streaming non è andata avanti senza intoppi, dato che le piattaforme su cui si è mostrato attivo hanno cercato in tutti i modi di fermarlo, motivati dall’inquietudine generata dalla sua impresa, considerata pericolosa. Sia YouTube, sia Kick, hanno bannato il ragazzo per impedirgli di continuare, ma lui non ha perso il controllo e si è semplicemente spostato di piattaforma, terminando la sua streaming su Rumble e concludendo con successo questa sua impresa davanti a un pubblico di 9.000 spettatori durante il picco della sua live.

Momento in cui Norme batte il record

Il percorso di Norme, tra interventi di polizia e ambulanza

Per quanto impressionante, la performance di Norme non è stata priva di ombre. A differenza di precedenti tentativi simili, come quello del recordman Randy Gardner, che erano supervisionati da medici, Norme non ha avuto alcun supporto professionale. Questo ha sollevato preoccupazioni significative sulla sua salute mentale e fisica, considerando i noti effetti collaterali della privazione prolungata del sonno, tra cui allucinazioni, paranoia e gravi problemi cognitivi. Tra l’altro, questo era il suo terzo tentativo di battere il record nell’ultimo mese, qualcosa che sicuramente avrà ripercussioni notevoli sulla sua salute.

La tensione dietro la sua sfida ha raggiunto l’apice quando, nelle ultime ore del suo streaming, le autorità sono state chiamate per un controllo del suo stato di salute. Norme ha descritto l’intervento della polizia come un caso di “swatting“, ovvero un’azione di emergenza forzata causata da spettatori preoccupati o malintenzionati. Poco dopo, è stata chiamata anche un’ambulanza per assicurarsi che Norme fosse in condizioni accettabili, qualcosa mostrato anche attraverso i social.

L’impresa di Norme, pur avendo superato il tentativo di Gardner del 1964, è comunque inferiore rispetto ai 453 ore e 40 minuti raggiunti da McDonald, che rimane il record non ufficiale più lungo mai registrato. Tuttavia, la mancanza di un riconoscimento ufficiale da parte del Guinness World Records pone un grande dubbio sul valore di tali tentativi, che mettono a rischio la salute dei partecipanti senza offrire alcuna ricompensa tangibile.

La live streaming di Norme non è stata un tripudio di emozioni, dato che già dopo una settimana, per la maggior parte del tempo il ragazzo deambulava a fatica ed era in uno stato di dissociazione e di delirio, con i suoi amici che cercavano di tenerlo sveglio gettandogli dell’acqua in faccia o colpendolo con un bastone di gomma. Si parla anche di record invalido, considerate le sue “microdormite” che avrebbero potuto squalificarlo, se fosse stato seguito da un responsabile ufficiale.

Stato di norme durante la sfida

Ma in ogni caso, la sua scelta di procedere ugualmente nel tentativo di battere il record è meritevole di attenzioni, almeno dagli appassionati sul web che possono riconoscere il suo aver raggiunto un traguardo importante, a prescindere da quanto esso sia logorante. Ora che la sua live streaming è conclusa, Norme prevede di tornare su Twitch una volta riposato. Nonostante la sua impresa non sia stata riconosciuta ufficialmente, ha comunque lasciato un segno nel mondo dello streaming, sollevando importanti interrogativi sui limiti che gli esseri umani sono disposti a spingere per ottenere fama e visibilità.

Norme e il suo record di maggior tempo senza dormire

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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