Risale ad alcuni giorni fa la notizia riguardante il “mouse eterno“ proposto dall’azienda svizzera Logitech. In sostanza, parliamo di un’idea volta a rivoluzionare la fattura dei materiali con cui si costruisce la periferica, così da realizzare un mouse dalla qualità così alta da poter essere utilizzato per un tempo davvero lungo, anche un’intera vita. Praticamente non ci sarebbe più alcuna necessità di ripararlo o sostituirlo.
Come affrontare, però, i problemi di ridotta produzione e la mancanza di profitto? È presto detto: nel corso di un’intervista rilasciata a The Verge, la CEO di Logitech Hanneke Faber ha ipotizzato di rendere disponibile l’utilizzo della periferica mediante la sottoscrizione di un abbonamento. Uno scenario quantomeno bizzarro, che ha subito sollevato innumerevoli critiche da parte di tantissimi utenti.
Logitech chiarisce la sua posizione sul “mouse eterno”
La cascata di commenti negativi nei confronti della periferica con sottoscrizione mostra il parere praticamente unanime degli utenti. C’è chi sostiene sia “una pessima idea” dal taglio distopico, chi congeda il tutto con un più diretto “no, grazie“, o chi sostiene di evitare a piè pari i prodotti che prevedono abbonamenti. Insomma, la risposta del colosso tech svizzero a tutti questi pareri contrari era solo questione di tempo.
Nicole Kenyon, il capo del reparto comunicazione di Logitech, ha dunque rilasciato alcune dichiarazioni a The Verge che spiegano definitivamente la posizione dell’azienda in merito: in sintesi, non ci sono piani riguardanti la realizzazione della periferica eterna, e quello espresso dal CEO sarebbe stato soltanto “un pensiero provocatorio rispetto alle possibilità future per un’elettronica di consumo maggiormente sostenibile“.
Ad onor del vero, Henneke Faber aveva affermato che un prototipo di questa periferica è stato realizzato nel loro reparto di ricerca e sviluppo. Si tratta di un mouse leggermente più pesante del normale, con possibilità costanti di update e di installazione software. Naturalmente non parliamo di un prodotto pronto per la vendita, e in generale l’esistenza di un prototipo non è certo segno di piani commerciali in essere.
Infatti, la CEO aveva già chiarito si trattasse soltanto di ipotesi, sebbene l’idea di fondo non fosse per lei qualcosa di molto distante alla direzione attuale del mondo tech. In futuro dunque vedremo la fruizione di qualsiasi prodotto, hardware o software che sia, mediante abbonamenti? Solo il tempo può dirlo.
