Nell’epoca dello streaming ci sono notizie a cui ormai si è abituati, come l’aumento dei prezzi. Stavolta a registrare un aumento nel prezzo degli abbonamenti sono Disney+ e tutte le altre piattaforme che fanno parte del gruppo Disney. Per ora quest’aumento entrerà in vigore soltanto nel mercato statunitense, ma presto potrebbe essere annunciato anche per il resto del mondo.
Disney ha annunciato che l’aumento in questione entrerà in vigore il prossimo 17 ottobre, e consisterà nell’aggiunta di cifre diverse a seconda della piattaforma. Disney+ aumenterà di 2 dollari, Hulu di 2 dollari nell’abbonamento normale e un dollaro per quello free ed ESPN aumenterà anch’esso di un solo dollaro.
Disney+ prevede dei vantaggi oltre all’aumento dei prezzi
Sembra però che ai clienti saranno dati dei nuovi vantaggi: oltre all’avere accesso al canale di ABC News Live, potranno anche vedere delle playlist create da un team editoriale che indirizzerà vari target sui contenuti da vedere sulle tre piattaforme della casa di Topolino. In totale ci saranno cinque playlist caratterizzate da argomenti diversi: una sarà indirizzata a contenuti per un pubblico di minori, una chiamata Epic Stories (che comprende prodotti Marvel e Star Wars), una chiamata Throwback (dedicata ai classici del cinema e della televisione), una chiamata Real Life (dedicata ai documentari) e una chiamata Seasonal (con contenuti che cambieranno ogni stagione).
Queste playlist fanno parte della strategia di Disney di fornire ai propri abbonati un metodo di trovare cosa guardare con poca fatica. Per il canale ABC News Live e le playlist non bisognerà attendere ottobre, ma bensì settembre, anche se per ora l’azienda non ha ancora rivelato una data precisa per il loro debutto.
Le playlist potrebbero rivelarsi utili per gli utenti che sono soliti essere indecisi su cosa guardare, ma non tutti sono convinti che saranno accolte positivamente. La testata The Verge sostiene infatti che i clienti potrebbero proprio non apprezzare l’aggiunta, ma vedremo come saranno le cose quando uscirà. Alla fine non rendere le piattaforme così tanto simili alle TV, a meno che non siano tipo contenuti che vengono trasmessi autonomamente senza che l’utente possa scegliere tra i titoli proposti.
