In un momento in cui l’innovazione tecnologica sta ridefinendo il nostro modo di vivere e lavorare, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha annunciato un progetto pionieristico per l’introduzione degli assistenti AI (e quindi dell’intelligenza artificiale) nelle scuole italiane. Durante il convegno “La scuola artificiale – Età evolutiva ed evoluzione tecnologica“, tenutosi il 10 luglio presso la Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto a Roma, il Ministro ha delineato una visione di un sistema educativo che sfrutta la tecnologia per personalizzare l’apprendimento e migliorare l’inclusione.
A partire dall’anno scolastico 2024-2025, alcune scuole italiane inizieranno a sperimentare assistenti AI virtuali. Questo progetto pilota, mira a trasformare l’istruzione adattando dinamicamente i contenuti didattici alle esigenze individuali degli studenti. Secondo il Ministro Valditara, le cui parole sono state riportate da IlSole24Ore, l’obiettivo principale è migliorare le performance degli studenti e identificare le migliori pratiche per integrare l’AI nella didattica quotidiana, mantenendo sempre al centro il ruolo del docente.
Questi assistenti AI virtuali saranno in grado di personalizzare l’apprendimento, adattando contenuti e ritmi alle esigenze di ogni studente. Ciò offrirà un supporto mirato ai ragazzi con disabilità, promuovendo l’autonomia e favorendo una partecipazione attiva alla vita scolastica, aumentando la fiducia e la motivazione degli studenti. Ma il progetto è stato progettato anche per ridurre il carico di lavoro amministrativo dei docenti, consentendo loro di concentrarsi maggiormente sull’insegnamento e sul rapporto personale con gli studenti
Vantaggi e sfide degli Assistenti AI in Italia
Il Ministro ha evidenziato l’importanza di garantire che l’uso dell’AI sia etico e rispettoso della privacy degli studenti e dei docenti, sottolineando come essa debba essere utilizzata come strumento di supporto senza mai deresponsabilizzare gli studenti stessi. Uno degli obiettivi attesi di questa sperimentazione è, infatti, migliorare i risultati degli studenti e promuovere una maggiore inclusione per i bisogni educativi speciali. Tuttavia, il Ministro Valditara ha avvertito che bisogna evitare che l’AI venga utilizzata come uno strumento per sottrarsi al lavoro individuale degli studenti, come nel caso di compiti a casa svolti tramite l’uso dell’intelligenza artificiale.
Per garantire il successo del progetto, il Ministro Valditara ha annunciato che sono stati stanziati 450 milioni di euro nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) per la formazione dei docenti. Questa formazione è cruciale per preparare gli insegnanti all’utilizzo delle nuove pratiche didattiche e per l’integrazione efficace dell’intelligenza artificiale nel sistema educativo. Valditara ha ribadito l’importanza di una scuola che valorizzi il merito, i talenti e le opportunità, in cui l’impegno e la personalizzazione della formazione siano al centro dell’esperienza educativa.
Mentre l’introduzione dell’IA nelle scuole rappresenta una straordinaria opportunità per migliorare l’apprendimento, è essenziale mantenere un equilibrio tra l’innovazione tecnologica e l’importanza dei metodi educativi tradizionali, come il ritorno del diario cartaceo e il divieto di utilizzo del cellulare in classe, per preservare le capacità di attenzione, concentrazione e memoria degli studenti. Se le cose verranno prese con il giusto approccio e con cautela, gli assistenti AI hanno il potenziale di trasformare radicalmente il modo in cui gli studenti apprendono, fornendo loro gli strumenti per prosperare in un mondo in continua evoluzione tecnologica.