L’Italia è fanalino di coda in Europa per quanto riguarda il mercato delle auto elettriche, ma questo non vuol dire che non ci sia interesse da parte dei cittadini di acquistare una vettura completamente elettrica. Anzi, secondo uno studio di McKinsey Mobility Consumer Pulse 2024 pare che gli italiani siano molto più propensi ad acquistare modelli elettrici cinesi rispetto ad altri cittadini europei.
Gli italiani sono disposti a comprare le auto elettriche cinesi
Stando a McKinsey, il 48% dei giovani sarebbe propenso ad acquistare un’auto elettrica: il 32% vorrebbe una ibrida plu-ig e il 16% vorrebbe un modello a batteria. Si tratta comunque di un risultato maggiore della media globale (38%) ma meno dell’intenzione di acquisto che è stata registrata nel 2022 (ossia 55%). In tutti questi dati, il 33% sarebbe disposto a comprare un marchio cinese sia per i prezzi che per le dotazioni di bordo, che sono all’avanguardia visto quanto i cinesi siano ormai leader del settore.
Ci sono comunque diversi motivi che bloccano gli italiani dal fare l’acquisto. L’attuale autonomia dei veicoli elettrici (350 chilometri) dissuaderebbe molti dall’acquisto perché la rete di ricarica non è considerata insufficiente. Oltre al timore di non riuscire a ricaricare una macchina durante il viaggio, alcuni temono di non riuscire a ricaricarla neanche a casa.
Per Michele Bertoncello di McKinsey, da una parte la minore accessibilità alla rete di ricarica è un fattore riscontrabile, mentre dall’altra è una tematica dibattuta dai costruttori per poter spingere la crescita delle infrastrutture nel paese. Il fatto che i consumatori lo vedono come un problema significa quindi che sono interessati all’argomento, anche se la sua severità percepita da chi ha un’Ev è minore rispetto ai consumatori. A questo si aggiunge anche la differenza di prezzo tra auto termiche, elettriche e ibride.
Di chi possiede le auto elettriche, solo un quinto dei clienti (17%) è soddisfatto delle funzioni disponibili perché considerate troppo complicate, e viene lamentata anche la mancanza di uno smartphone integrato. La stessa percentuale ha come obiettivo quello di avere la guida autonoma, che comunque non rappresenterebbe un motivo determinante nella scelta di uno specifico marchio.