Negli ultimi dieci anni, alcuni proprietari di Tesla hanno adottato un trucco inusuale per migliorare la velocità di ricarica presso le stazioni Supercharger: avvolgere gli asciugamani bagnati intorno ai manici dei cavi durante le calde giornate estive. Questa pratica, utilizzata principalmente presso i vecchi stall V2, sembra fosse utile anche per accorciare i tempi di ricarica. Tuttavia, Tesla ha recentemente chiarito che questa tecnica non è più efficace e potrebbe persino essere pericolosa.
I Supercharger di Tesla sono dotati di sensori che monitorano vari parametri, tra cui temperatura, corrente e voltaggio. Nei vecchi stall V2, il manico del cavo che si collega al veicolo ha un sensore di temperatura che può ridurre la velocità di ricarica se rileva un eccessivo calore. Alcuni proprietari avevano scoperto che un panno umido e fresco o un semplice asciugamano imbevuto d’acqua poteva abbassare la temperatura del manico, aumentando così la velocità di ricarica. Adesso sembra che Tesla abbia modificato il modo in cui i Supercharger interpretano i dati dai sensori in un precedente aggiornamento del software, rendendo il “trucco dell’asciugamano bagnato” inutile.
In risposta a un articolo pubblicato due mesi fa, Tesla ha rilasciato una dichiarazione pubblica attraverso il suo account ufficiale su X (precedentemente Twitter) affermando che il “trucco dell’asciugamano bagnato” non aumenta le velocità di ricarica e interferisce con i sensori di temperatura, creando il rischio di surriscaldamento o danni. Tesla ha chiesto ai proprietari di evitare questa pratica per permettere ai sistemi di funzionare correttamente e rilevare eventuali problemi di ricarica.
Le altre soluzioni proposte dalla comunità Tesla
Questo trucchetto utilizzato per tanti anni ha molteplici estimatori, ovvero persone che, anche nei commenti, hanno testimoniato dell’effettiva efficacia del metodo, anche se ora devono arrendersi al fatto che l’azienda lo abbia reso obsoleto. Dato il cambio effettuato, molti di questi utenti hanno offerto qualche suggerimento utile, per esempio quello di costruire delle tettoie sopra le sue stazioni Supercharger per prevenire il surriscaldamento dei manici dei cavi, oppure migliorare i manici stessi.
Le nuove versioni di Supercharger, contrariamente alle vecchie stazioni di ricarica, dispongono di cavi raffreddati attivamente, eliminando la necessità del trucco in questione, tranne forse per i veicoli come il Cybertruck, che richiedono un amperaggio più elevato a causa del suo pacco batteria da 800 volt. Non avendo sempre a disposizione le nuove versioni, questi suggerimenti puntano a mitigare il problema alla radice, riducendo la necessità di soluzioni temporanee come quella dell’asciugamano bagnato.
La pratica non era raccomandata fin dall’inizio e ora è totalmente inefficace sui manici dei cavi Supercharger di Tesla. Conoscere meglio i sistemi di ricarica ci aiuta a ottimizzare l’esperienza e la sicurezza dei nostri veicoli elettrici, riducendo anche il rischio di incappare in problematiche gravi, dalla risoluzione molto costosa, dovute all’ingenuità di seguire una tendenza o una diceria non suggerita direttamente dalla casa produttrice.