Non solo il settore dei videogiochi, ma l’intero settore della tecnologia sembra essere in un periodo di crisi con pochi precedenti: in particolare, l’azienda Intel ha riportato delle perdite tali che si è dovuto ricorrere necessariamente ad una serie di licenziamenti in massa.
Come riportato dalla testata HDblog, Intel ha annunciato un secondo trimestre dell’anno 2024 decisamente in rosso: le perdite ammontano in un totale di 1,6 miliardi di dollari e, per questo motivo, si è optato per un piano che permettesse un risparmio di circa 10 miliardi di dollari per il 2025.
Ecco come Intel affronterà la crisi
I licenziamenti, come riportato dal CEO di Intel Pat Gelsinger, interesseranno circa 15.000 persone, ma i numeri potrebbero salire fino a 20.000. Sottolineiamo che l’azienda, attualmente, conta circa 125.000 dipendenti in tutto il mondo. Leggiamo le parole del CEO:
“È una notizia dolorosa da condividere. So che sarà ancora più difficile per voi leggerla. Questa è una giornata incredibilmente dura per Intel, poiché stiamo apportando alcuni dei cambiamenti più importanti nella storia della nostra azienda”.
A partire dalla prossima settimana, inoltre, i dipendenti potranno presentare domanda di licenziamento volontario e, per garantire una buonuscita all’altezza, verranno ristabilite le offerte pensionistiche aziendali per i dipendenti idonei.
Le intenzioni dell’azienda: risparmiare dove possibile
I due settori ove l’azienda intende eseguire i maggiori tagli riguardano marketing e impresa e sviluppo: l’obbiettivo è quello di risparmiare addirittura miliardi di dollari entro il 2026, limitando di fatto tutti i settori dell’azienda portando ad un risparmio del 20% sul totale. Oltre ai tagli di posti di lavoro, il piano di riduzione dei costi include anche la creazione di una rendicontazione finanziaria separata per Products e Foundry.
Le fonderie hanno infatti subito perdite pari a 2.8 miliardi di dollari: si tratta di una cifra particolarmente importante che, proprio per questo motivo, necessiterò di essere arginata e di un intervento tempestivo da parte dell’azienda. La sfida per raggiungere Nvidia, ad oggi leader del settore, sembra essere in salita per la compagnia che, però, potrebbe anche riemergere positivamente in seguito a questi massicci tagli.