L’introduzione dell’intelligenza artificiale (AI) in grandi istituzioni finanziarie segna una nuova era per il settore bancario. JP Morgan Chase, una delle più grandi banche americane, ha deciso di integrare una propria versione di un modello linguistico simile a ChatGPT di OpenAI, denominata LLM Suite, per migliorare le operazioni della sua divisione di asset e wealth management.
Secondo quanto riportato dal Financial Times, la LLM Suite di JP Morgan è stata progettata per supportare i dipendenti nella scrittura, nella generazione di idee e nella sintesi dei documenti. Questo strumento è pensato per agire come un analista virtuale, offrendo informazioni, soluzioni e consigli su vari argomenti. La LLM Suite viene descritta come un ausilio alla “produttività generale” e si integra con altre applicazioni già in uso, come Connect Coach e SpectrumGPT, che gestiscono informazioni finanziarie sensibili.
Le fonti sostengono che dall’inizio del 2024, circa 50.000 dipendenti della banca, pari al 15% del totale, hanno avuto accesso a questo strumento. Questo passo rappresenta un notevole impegno da parte di JP Morgan nel voler sfruttare al massimo le potenzialità dell’intelligenza artificiale per ottimizzare i processi interni e migliorare l’efficienza operativa, con la sua applicazione che garantirà di essere di aiuto, supporto e sostegno.
Le implicazioni dell’AI per JP Morgan e per Wall Street
Jamie Dimon, amministratore delegato di JP Morgan, ha dichiarato agli investitori che l’AI trasformerà radicalmente il lavoro, con la possibilità sia di eliminare tristemente alcuni posti, sia di crearne di nuovi, migliorando complessivamente l’efficienza. Egli ha suggerito che l’adozione dell’AI potrebbe persino portare a una settimana lavorativa di tre giorni e mezzo, riducendo così il carico di lavoro senza compromettere la produttività, anche se non viene menzionato come questo potrebbe influire sulle buste paga.
L’iniziativa di JP Morgan rappresenta uno dei più grandi esempi di utilizzo di un modello linguistico di grandi dimensioni (LLM) costruito internamente da una società finanziaria statunitense. Anche altre banche, come Morgan Stanley, stanno seguendo un percorso simile, collaborando con OpenAI per integrare prodotti basati sull’AI nella gestione patrimoniale. Tuttavia, non è ancora chiaro se la LLM Suite abbia affrontato le stesse sfide di altri modelli di intelligenza artificiale, come gli errori in cui l’AI interpreta idee errate come fatti concreti.
L’integrazione dell’intelligenza artificiale nel settore bancario offre un’opportunità per ripensare e ottimizzare molti processi tradizionali. Se da un lato esistono preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei dati e alla potenziale perdita di posti di lavoro, dall’altro lato l’AI promette di introdurre innovazioni significative che potrebbero ridefinire l’operatività delle istituzioni finanziarie. Resta da vedere come si evolveranno questi strumenti e quali saranno le loro reali implicazioni nel lungo termine. JP Morgan Chase sta aprendo la strada e il resto del settore bancario non tarderà a seguirne l’esempio.