Una delle novità più importanti che ha caratterizzato l’uscita nel 2022 di Overwatch 2, è indubbiamente il passaggio al format 5v5, con un singolo Tank, due DPS e due Supporti come unica composizione possibile del team. Questa è stata soltanto l’ennesima decisione che ha portato il format originale, visto con il primo capitolo, cambiare aspetto su molteplici lati, per esempio con l’introduzione della coda ruoli, impedendo di utilizzare lo stesso eroe e altri esempi simili.
Ma questo dibattito sull’assetto ideale delle squadre su Overwatch 2 è stato uno degli argomenti principali che ha contraddistinto tutta la vita del seguito della serie, dividendo le opinioni a causa di un bilanciamento quasi impossibile da raggiungere, specialmente per quanto riguarda il ruolo di Tank, il più importante con un formato 5v5, ma diventato decisamente poco divertente da giocare, considerando la potenza soverchiante degli altri ruoli. I cambiamenti significativi hanno influenzato l’esperienza di gioco, ma Blizzard non si è mai espressa sulla questione, nonostante la community ribadisse spesso la loro opinione.
Questo fino a poco tempo fa, quando il game director Aaron Keller ha deciso di pubblicare un nuovo Director’s Take aprendo ufficialmente la discussione sulle differenze tra le 5v5 e le 6v6, menzionando piani per esplorare un’ipotesi importante. Si parte con la ragione principale che ha spinto Blizzard a optare per un ridimensionamento delle squadre, ovvero la riduzione dei tempi di attesa e l’aumento dell’abilità individuale, le quali hanno portato a una migliore velocità e dinamismo, ma hanno ridotto quella spettacolarità caotica tipica del formato 6v6, nonché del divertimento del ruolo Tank.
Le sfide per il futuro di Overwatch 2
Aaron Keller ha deciso di affrontare finalmente questo discorso dopo i numerosissimi suggerimenti dalla community, ma l’obiettivo non è quello di ricercare immediatamente un modo per tornare al format originale, bensì fare semplicemente delle prove e delle valutazioni. È vero, la rimozione di un tank ha favorito la ricerca delle partite, ma come conseguenza, molti rimpiangono la complessità tattica e la sinergia, anche nel proteggere il proprio team, offerta da un formato con due eroi per ruolo. L’eliminazione di queste sinergie tra tank e la riduzione delle capacità difensive, hanno spostato l’enfasi verso un gameplay più incentrato sullo sparare agli avversari e meno sulle combo di abilità.
Detto ciò, il team di sviluppo di Overwatch 2 adesso intende esplorare nuovi formati attraverso eventi temporanei, testando diverse varianti del 6v6 per raccogliere feedback dalla community e valutare un eventuale ritorno al format originale in caso di riscontri estremamente positivi. Se ci fosse questo ritorno permanente al 6v6, diventerebbe necessario risolvere problemi tecnici, come l’ottimizzazione delle prestazioni per una lobby da 12 giocatori, e sociali, come la gestione dei tempi di attesa, tutti problemi evidentemente noti in passato.
“Anche un piccolo segnale riferito alle 6v6 è abbastanza per stuzzicare l’interesse della community” afferma Keller, e per una buona ragione è così, considerando come la stragrande maggioranza della community preferisca il vecchio formato. L’intento è offrire un’esperienza di gioco che bilanci varietà e competitività, cercando modi per reintrodurre elementi di libertà senza compromettere l’equilibrio raggiunto con le decisioni passate. Gli sviluppatori sono aperti ai feedback dei giocatori, lavorando per continuare a rodare l’attuale formato, ma anche per considerare di evolvere (o forse regredire in questo caso?) Overwatch 2 in base alle preferenze della sua vasta community.