Avrete sentito parlare recentemente del Bonus Cultura, un’iniziativa del governo italiano che offre ai giovani diciottenni un buono di 500 euro da spendere in attività culturali come libri, mostre e musei. Ebbene una nuova storia ha coinvolto questo progetto culturale e la figura di internet de “il Brasiliano”, alias Massimiliano Minnocci, il quale grazie al suo vasto seguito sui social è riuscito a mettere in atto un vero e proprio schema per creare un nuovo “business”, ma la sua natura, come potrete immaginare, è illegale.
Troppo spesso queste iniziative per promuovere la cultura mirate ai giovani, vengono prese di mira da diversi personaggi per imbastire truffe di qualche tipo, remando contro all’integrità del programma. Il Brasiliano è soltanto un’altra figura che ha deciso di abusare del Bonus Cultura, ma considerata appunto la sua notorietà e il fatto che abbia pubblicizzato questo suo “business” sui suoi profili, la notizia ha fatto molto più scalpore, arrivando a coinvolgere testate giornalistiche come la Repubblica.
In una delle sue storie sul suo profilo Instagram, “Il Brasiliano” ha fornito un link che portava al numero WhatsApp di “Agence Bonus“, un broker specializzato che semplicemente offriva la possibilità, tramite metodi illeciti, di convertire tale Bonus Cultura in denaro contante, con tanto di invito a essere contattato per informazione. Questo schema, purtroppo, non è nuovo. Già nel 2023, Ferdinando Aranci, un libraio romano, era stato indagato insieme ad altri per una truffa simile che aveva coinvolto la conversione illegale di circa 3.500 voucher, per un valore pari a un milione di euro. Tali pratiche rappresentano una violazione diretta della legge, con il sito ufficiale del Bonus Cultura che avverte chiaramente i giovani contro conversioni di questo tipo.
Le conseguenze legali: cosa rischia chi collabora con il Brasiliano
Il Ministero della Cultura ha emesso un avviso severo per coloro che ricevono offerte simili, invitandoli a segnalare immediatamente tali attività sospette all’indirizzo email fornito. L’importanza del Bonus Cultura nel promuovere l’accesso alla cultura per i giovani italiani è evidente, ma è minacciata da questi comportamenti fraudolenti. La truffa orchestrata da “Il Brasiliano” non solo danneggia il programma, ma rischia anche di trasformare i giovani in complici di attività illegali, i quali hanno il compito di comprendere il valore dell’iniziativa e resistere alla tentazione di convertirlo in denaro, proteggendo così il tutto, ma in particolar modo se stessi.
La conversione del Bonus Cultura in denaro rappresenta una truffa e una violazione delle regole stabilite per l’utilizzo del voucher. Il sito 18App avverte chiaramente che vendere o cedere il bonus è un reato perseguibile per legge. Nonostante ciò, molti giovani sono attratti dalla possibilità di ottenere denaro facile, ignorando le conseguenze legali delle loro azioni. “Il Brasiliano”, con quasi mezzo milione di follower, ha la capacità di influenzare un vasto pubblico, soprattutto giovani, rendendo le sue azioni particolarmente pericolose.
I social media, sebbene offrano una piattaforma potente per l’informazione e la connessione, possono anche facilitare la diffusione di attività illegali. Le storie di Instagram, che rimangono online solo per 24 ore, offrono un mezzo temporaneo ma efficace per diffondere informazioni fraudolente. Tuttavia, la natura a tempo di queste storie non riduce la gravità delle azioni promosse. Il Ministero della Cultura continua a sensibilizzare i giovani sui pericoli di tali pratiche, esortandoli a utilizzare il Bonus Cultura per scopi legittimi.