Sharon Stone, notissima attrice ed ex-modella statunitense, si è recata alla nostra Taormina, in occasione del Taormina Film Festival e, proprio per l’occasione, ha rilasciato una serie di dichiarazioni strettamente legate al mondo del cinema che spaziano dalla politica… alle scene di sesso! L’attrice classe 1958 ha infatti osservato come queste ultime, negli anni, abbiamo subito una serie di variazioni dovute, a suo dire, ad una presenza femminile sempre più corposa tra regia e sceneggiatura.
L’attrice e produttrice è da anni ormai al centro della questione “scene di sesso nel cinema” dato il suo ruolo piuttosto rivoluzionario in tal senso nella pellicola Basic Instinct e, per questo motivo, il suo punto di vista sotto questo aspetto dell’esperienza cinematografica non può che catturare la nostra attenzione: leggiamo insieme le sue parole.
Sharon Stone si esprime su questo delicato argomento
Sharon Stone on portrayals of sex onscreen and how the increase in female filmmakers makes films “less about men writing films about their fantasies of the way women are and actresses are less asked to portray the male fantasy” #TaorminaFilmFestival pic.twitter.com/fWcn1qF1FK
— Deadline Hollywood (@DEADLINE) July 19, 2024
Leggiamo le sue dichiarazioni rilasciate nel corso della conferenza stampa della quale potete vedere qui sopra un estratto:
“Penso che ora che le donne stanno scrivendo, dirigendo, producendo e girando e siano sempre di più una parte attiva della realizzazione delle opere, i film sono meno legati al fatto che gli uomini scrivono lungometraggi sulle loro fantasie legate al modo in cui sono le donne“.
“Alle attrici viene chiesto sempre meno di interpretare le fantasie maschili e ai critici, allora, viene chiesto meno di dirci se abbiamo soddisfatto la fantasia maschile oppure no. Si tratta maggiormente di ‘Stiamo soddisfacendo la condizione umana?’“
Da Basic Instinct al triangolo di Challengers
Il mondo della sessualità nel cinema, nel corso degli anni, ha continuato a suscitare polemica e riflessioni: basti pensare allo “scandalolo” Challengers con Zendaya, o alla presenza sempre più rimarcata di personaggi con orientamenti sessuali diversi al’interno delle produzioni Netflix e Disney. Inclusività e molteplicità dei punti di vista sono le parole chiave per descrivere il cinema moderno, a conti fatti.