Questa settimana, la commissione Ambiente e Lavori pubblici del Senato esaminerà una proposta che punta a disciplinare la produzione e l’utilizzo di energia nucleare per scopi civili, aprendo la strada alla costruzione di impianti di nuova generazione, sia da fissione che da fusione. Dopo 13 anni dall’ultimo referendum che sembrava aver chiuso definitivamente la porta all’energia nucleare in Italia, il dibattito si riaccende al Senato con un nuovo disegno di legge.
Il principale motivo di questo ritorno di fiamma è la crisi energetica in Europa, aggravata dall’invasione russa in Ucraina. Già nel maggio dell’anno scorso, la Camera aveva approvato una mozione che impegnava il Governo a considerare l’energia nucleare nel mix energetico nazionale come alternativa pulita. Ora, la discussione si sposta al Senato con un disegno di legge che mira a regolare la costruzione e il funzionamento di impianti nucleari per la produzione di energia elettrica.
Come riportato dalla nostra fonte First Online, il disegno di legge prevede tre obiettivi principali: promuovere la ricerca sulle tecnologie nucleari di nuova generazione, favorire la partecipazione italiana a programmi europei e internazionali di innovazione nella produzione di energia da fusione nucleare, e infine realizzare impianti di produzione di energia nucleare sul territorio nazionale. Questa strategia punta a integrare il nucleare tra le fonti di energia nostrane, sfruttando le più recenti tecnologie disponibili.
I Dettagli del Disegno di Legge sul Nucleare
Il nuovo disegno di legge prevede una serie di misure per regolamentare la produzione e l’uso dell’energia nucleare in Italia, focalizzandosi sulla costruzione di impianti di nuova generazione e sulla gestione dei rifiuti radioattivi. Secondo quanto previsto, il Consiglio dei ministri sarà responsabile della scelta dei siti per i nuovi impianti. Questo compito richiede una valutazione approfondita delle caratteristiche geologiche e ambientali dei siti proposti, nonché un’analisi dei potenziali impatti sulla popolazione locale.
Il ministro dell’Ambiente avrà invece il compito di individuare il sito per il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. Questa infrastruttura sarà cruciale per la gestione sicura e a lungo termine dei rifiuti prodotti dagli impianti nucleari, minimizzando i rischi per la salute pubblica e l’ambiente. Per garantire una gestione efficace e trasparente di questo nuovo programma, il disegno di legge prevede l’istituzione di una Autorità per l’autorizzazione, certificazione, gestione e dismissione degli impianti nucleari. Questa Autorità avrà il compito di assicurare che tutte le operazioni legate agli impianti nucleari rispettino i più alti standard di sicurezza e sostenibilità.
In parallelo, verrà creata una Agenzia incaricata di valutare lo stato delle infrastrutture necessarie per il programma nucleare e di fornire al Governo le indicazioni per il loro sviluppo. L’Agenzia avrà un ruolo strategico nel coordinare le attività di ricerca e sviluppo e nell’assicurare che il nostro paese possa realmente beneficiare delle più recenti innovazioni nel campo della tecnologia nucleare. Il disegno di legge prevede compensazioni economiche per i Comuni situati entro 100 chilometri dai nuovi impianti nucleari e per quelli che ospiteranno il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. Questa misura mira a compensare i potenziali disagi e a incentivare la collaborazione delle comunità locali con le autorità nazionali.