Scarlett Johansson è una delle attrici più apprezzate degli ultimi anni per quanto concerne la scena mondiale: interprete in pellicole come Lei, Under the Skin e il recentissimo Fly Me to the Moon, l’attrice è nota tra gli appassionati dei comic movies per la sua interpretazione della Vedova Nera: il rapporto tra la Johansson e Disney, però, non è proprio terminato nel migliore dei modi.
Nel corso del 2021, infatti, ha avuto luogo una seria controversia legale che ha visto protagonisti i due sopracitati schieramenti: l’attrice ha infatti denunciato Disney per non aver rispettato gli accordi relativi alla distribuzione dell’ultima pellicola con protagonista la Vedova Nera. La pellicola del 2021, infatti, è stata distribuita contemporaneamente nelle sale e su Disney+, con grande disappunto dell’attrice che ha visto in questa scelta una violazione del contratto stabilito con la compagnia.
Scarlett Johansson svela il rapporto instaurato con l’azienda
Nel corso di un’intervista che l’attrice ha rilasciato presso il New York Times proprio in occasione del lancio di Fly Me to the Moon, abbiamo scoperto il punto di vista dell’interprete della Vedova Nera ora che la storia tra lei e Disney non è che un ricordo:
“Non serbo rancore. Credo ci sia stata mancanza di giudizio ai piani alti. Mi è sembrato tutto così poco professionale. E sinceramente ero così delusa, sopratutto perché ho tenuto accesa la speranza fino all’ultimo, finché i miei rappresentanti non mi hanno detto di agire“.
Un difficile rapporto con il mondo dell’IA
Recentemente, l’attrice è stata al centro di un’altra intensa polemica: come vi abbiamo riportato poche settimane fa in un articolo dedicato, la Johansson si è schierata contro ChatGPT a causa di un utilizzo non autorizzato della sua voce all’interno del programma.
“Ho evitato in modo attivo di far parte della conversazione sull’Intelligenza Artificiale, ed è quello che l’ha reso così disturbante. Ho pensato: ‘Come sono stata coinvolta?’. Era folle, ero così arrabbiata“
Queste le dichiarazioni della nota attrice al riguardo che, insomma, danno prova di quella che è la sua posizione all’interno dell’accesa disputa tra il mondo dell’intelligenza artificiale e quello del cinema.
