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Riot Games era al lavoro su un gioco in stile Super Smash Bros: MultiVersus tra le ragioni della sua cancellazione

Non è così strano pensare che un colosso come Riot Games, proprietario di un titolo popolare come League of Legends, negli anni abbia cercato di intraprendere nuove strade e proporre tanti giochi di tipologie diverse. Anzi, si può dire che lo ha fatto e continuerà a farlo, ma a quanto pare la scelta non sarà sui titoli della categoria Brawl, a cui appartiene una serie estremamente apprezzata come quella di Super Smash Bros.

Questo perché le recenti indiscrezioni diffuse sul web dal giornalista Mikhail Klimentov, parlano di un progetto dal nome in codice Pool Party che avrebbe dovuto qualcosa in stile platform fighter, con la netta ispirazione a Super Smash Bros Melee, ma inteso per essere più hardcore. Con il passare del tempo, il progetto prese forma seguendo una strada differente, meno competitiva e più accessibile rispetto alle intenzioni originali, a cura di circa 70-80 dipendenti.

Il tutto, però, sembra essere stato ora cancellato definitivamente, con Joe Hixson, direttore delle comunicazioni di Riot, ad aver dichiarato a Klimentov: “Abbiamo sempre una serie di progetti in varie fasi di ricerca e sviluppo, e far partire e fermare progetti avviene diverse volte all’anno“. Pool Party doveva essere un nuovo titolo utile per la scena degli e-sports legati a League of Legends, ma evidentemente la sua evoluzione e le idee dietro il suo concept non erano così chiare.

Riot Games artwork dei suoi titoli

MultiVersus tra i responsabili della cancellazione del progetto Riot Games

Tuttavia ci sono stati altri fattori che hanno influito sulla decisione. Uno dei principali che ha influenzato la decisione di cancellare “Pool Party” è stato l’insuccesso di MultiVersus, un altro platform fighter che non ha mantenuto l’attenzione del pubblico come previsto. Se il lancio iniziale nel 2022 poteva aiutarlo a imporsi nel settore e nella categoria dei brawl games, facendo da esempio ad altri progetti, le decisioni di rimandarlo e riproporlo dopo diversi anni non sono state affatto di aiuto, con il nuovo lancio nel 2024 a dimostrare il poco attaccamento da parte dei giocatori.

Questo è stato esattamente ciò che ha indotto Riot a riflettere sulle difficoltà del genere nel mantenere una base di giocatori stabile e coinvolta. D’altronde è naturale per le grandi aziende valutare l’ambiente, prima di proporre qualcosa di nuovo, dunque interessarsi ad altri titoli potrebbe essere stata la mossa corretta. Tra gli altri possibili fattori legati alla cancellazione di Pool Party troviamo anche la volontà di puntare molto su 2XKO, gioco anch’esso basato sull’universo di League of Legends e ideato per essere un picchiaduro, il genere da cui nascono i brawl games.

Mentre i fan potrebbero essere delusi dalla cancellazione di Pool Party, la decisione riflette la volontà dell’azienda di garantire che ogni prodotto lanciato soddisfi le aspettative di qualità e sostenibilità a lungo termine, e il tutto segna un altro capitolo nelle loro strategie di sviluppo, dimostrando fermezza nel prendere decisioni difficili al fine di concentrare i propri sforzi sui progetti con maggiori possibilità di successo.

Riot Games artwork dei suoi titoli

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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