Un anno fa usciva sul mercato il servizio Pokémon forse più bizzarro di sempre: Pokémon Sleep. L’app per monitorare il sonno con i mostriciattoli più amati del mondo, un progetto sicuramente particolare, è riuscita a confermare un dato su tutti: Pokémon è un franchise che continua a generare successi su successi, qualunque sia il tipo di progetto nel quale viene “infilato”.
Queste sono le conclusioni che emergono di fronte alla pubblicazione dei dati relativi ai download e ai ricavi del progetto. L’applicazione, disponibile su dispositivi sia Android che iOS, permette di monitorare il proprio sonno e di “utilizzare” quest’ultimo per eseguire catture di Pokémon: si tratta certamente di una meccanica particolare, ma dato che tutti dormiamo…
Numeri da capogiro per Pokémon Sleep
La maggior parte dei ricavi del gioco proviene dal Giappone, stando alle stime di un utente Resetera, che sottolinea che i nipponici avrebbero speso oltre 73 milioni di dollari sul gioco. Al secondo posto abbiamo gli statunitensi con la più modesta spesa di 15 milioni di dollari a cui seguono i 4 milioni di dollari provenienti da Taiwan. Il totale globale per questo primo anno del progetto ammonta a circa 100 milioni di dollari.
Per quanto riguarda i download, il 44% dei circa 9,8 milioni complessivi proviene sempre dal Giappone. Seguono Stati Uniti (17%) e Taiwan (7%). Interessante inoltre osservare che gli eventi, a quanto pare, sono risultati essere particolarmente fruttuosi: si avvertono veri e propri picchi di download a livello globale proprio in concomitanza di essi.
Un risultato che non è che l’ombra di Pokémon GO
Il progetto Pokémon Blue Ocean, che punta a far entrare nella nostra quotidianità il mondo dei Pokémon, è attualmente composto da Pokémon Sleep e Pokémon GO, con quest’ultima app dedicata all’utilizzo durante le ore giornaliere. Il titolo sviluppato in collaborazione con Niantic compie proprio in queste settimane il suo ottavo anniversario e, dati alla mano, siamo di fronte ad una delle app più profittevoli del momento, nonostante l’età: il ricavo derivante dagli acquisti in app è pari a circa un miliardo di dollari annui.