Dr Commodore
LIVE

5G in Italia: il governo blocca le ordinanze contro la costruzione delle torri

Lo Stato deve completare il Piano Italia 5G entro il giugno 2026, quindi per riuscire a fare tutto nei tempi previsti deve prendere delle misure drastiche, come l’approvazione dell’emendamento al Decreto Legge 7 maggio 2024 n. 60 c.d. Decreto Coesione, che permetterà allo Stato di decidere personalmente sull’installazione delle antenne senza sentire i pareri dei sindaci dei vari comuni italiani.

Lo Stato potrà decidere autonomamente della costruzione delle nuove infrastrutture per il 5G, e i comuni non potranno fare ricorso

Proposto dai senatori Guido Quintino Liris e Vita Maria Nocco di Forza Italia, quest’emendamento ha effetto sull’articolo 4 “Individuazione degli interventi prioritari nei settori strategici della politica di coesione europea” e aggiunge a esso un comma 7 bis nel quale si dice che per consentire il “tempestivo raggiungimento degli obiettivi di trasformazione digitale“, gli interventi necessari a realizzare nuove infrastrutture potranno essere fatti anche se ci sarà l’opposizione delle amministrazioni locali.

Questo provvedimento avrà effetto fino al 31 dicembre 2026, quindi durerà il tempo necessario da permettere allo Stato di completare i lavori. Quindi fino ad allora, i comuni non potranno obiettare o fare ricorso al TAR per bloccare la costruzione delle antenne. Non che la loro opposizione fosse già consentita in maniera legale

5G, Italia

Il comma 8 dell’articolo 6 dice infatti che i comuni possono adottare un regolamento speciale per garantire un “corretto insediamento urbanistico e territoriale delle infrastrutture” ma “non possono introdurre delle limitazioni” che impediscano di costruire stazioni radio base per le reti di telecomunicazione in determinate aree.

La cosa non è stata ben vista, in quanto sono già arrivate critiche da Legambiente, che ha parlato di come l’articolo 6 rimaneva l’ultimo baluardo per progettare e pianificare l’installazione degli impianti in modo che venisse rispettata la precauzione e che ci fosse meno rischio di esposizioni. L’associazione sostiene che questi provvedimenti non faranno altro che “esasperare animi e territori” quindi lanciato un appello al Parlamento per far bocciare questo testo e per fargli fare un passo indietro sui limi di esposizione, che sono stati alzati da 6 a 15V/m.

TIM 5G Ultra

Il governo vuole completare il Piano Italia 5G entro giugno 2026 perché esso rientra nella copertura del PNRR che è stata prevista per quell’anno.

Leggi anche Open Fiber: 13 nuovi comuni in Piemonte ora coperti dalla FTTH.

Articoli correlati

Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

Condividi