Durante la scorsa World Developer’s Conference, Apple ha annunciato la sua partnership con OpenAI, la startup guidata da Sam Altman che ha dato i natali a ChatGPT. Sebbene durante l’evento non siano stati dati tanti dettagli sulla partnership, Bloomberg ha rivelati dei report secondo cui Apple avrà un ruolo da osservatore nel consiglio di amministrazione della società.
Praticamente questa novità metterebbe Apple sullo stesso piano di una sua azienda concorrente: Microsoft. Anche quest’ultima infatti risulta tra gli osservatori del consiglio d’amministrazione dell’azienda, e in un certo senso saranno probabilmente costrette a lavorare in questo compito.
Apple e Microsoft saranno osservatori del consiglio di amministrazione di OpenAI
Dato che il loro ruolo è quello di essere degli osservatori, le due aziende non avranno voce in capitolo sulle varie decisioni che saranno prese da Altman e gli altri dirigenti, ma potranno praticamente apprendere cosa stanno pianificando per il futuro e come le decisioni vengono prese dentro a OpenAI. L’osservatore per Apple sarà Phil Schiller, ex capo della sezione marketing dell’azienda e attuale Apple Fellow.
Stando ad altre informazioni, da questa partnership non ci sarà nessun ritorno economico: OpenAI guadagnerà un’ulteriore esposizione di ChatGPT al pubblico mentre il colosso di Cupertino rimarrà sempre aggiornato sulla produzione dei prodotti della startup. Digital Trends sostiene però che ci potrebbero essere molti altri fattori in gioco, come l’interesse dei colossi della big tech nelle intelligenze artificiali.
C’è da chiedersi poi se ChatGPT abbia davvero bisogno di ulteriore pubblicità, considerato che è praticamente l’applicazione con la crescita più repentina della storia, ma potrebbe trattarsi di un modo per l’azienda per prepararsi a tutti i possibili scenari futuri. Nessuno sa con certezza come si svilupperà il mercato delle AI, o per quanto l’interesse nei loro confronti sopravvivrà.
Anche se il colosso di Cupertino ha instaurato una partnership con OpenAI dopo Microsoft, è stato un suo dispositivo il primo ad avere nel suo sistema un’app nativa di ChatGPT: un macOS. L’azienda d Redmond invece ha stretto una partnership che riguarda anche il suo chatbot Microsoft Copilot.