Alla fine è successo. L’Unione Europea ha accusato Meta di aver violato il DMA (Digital Market Act). Ma che cosa ha fatto l’azienda di Mark Zuckerberg per scatenare l’ira dell’Unione Europea? Stando a quanto riferito dalla Commissione Europea, il modello di pubblicità “paga o acconsenti” viola la regola 5 del DMA, in quanto agli utenti non viene offerta una terza opzione gratuita che sfrutti pochi dei loro dati.
Meta indagata dalla Commissione Europea
Praticamente gli utenti di Facebook e Instagram possono scegliere tra pagare un abbonamento mensile per poter usare i social senza vedere pubblicità oppure devono acconsentire che vengano usati i loro dati. Margrethe Vestage ha infatti scritto che la revisione preliminare della commissione non rispetta il DMA, e vogliono dare ai cittadini il potere di dominare i loro dati e scegliere di avere un’esperienza più personalizzata.
La commissione ha informato Meta delle accuse, e se la violazione sarà confermata quando l’indagine terminerà l’anno prossimo, l’Unione Europea potrebbe multare Meta di una cifra pari al 10% dei suoi introiti mondiali (che potrebbe essere pari a 13.4 miliardi di dollari). Nel caso in cui l’azienda continuasse a violare il DMA, la multa potrebbe aumentare fino a diventare il doppio.
L’UE ha dato a Meta la facoltà di rispondere delle accuse, e il portavoce Matthew Pollard ha dichiarato che il modello di abbonamento senza pubblicità è in linea con le direttive della più alta corte europea ed è conforme con il DMA. Ha poi aggiunto che sono aperti ad avere un dialogo costruttivo con la Commissione Europea per terminare quest’indagine.
Meta non è la prima azienda a esser stata accusata sin dall’entrata in vigore del DMA lo scorso marzo. La scorsa settimana infatti è toccato ad Apple, che con il suo App Store piloterebbe il mercato in modo che non ci sia una gran competizione. La commissione si stava inoltre accertando che il colosso di Cupertino non sabotasse altri app store in circolazione.
Apple aveva risposto alle accuse dicendo che negli ultimi mesi ha introdotto diversi cambiamenti per adattarsi al DMA basandosi sul feedback arrivato dagli sviluppatori europei e dalla commissione.
