Il noto youtuber Simone Cicalone, più amichevolmente noto come “er Cicalone”, ha deciso di rispondere alle accuse ricevute a seguito delle vicende che lo hanno visto protagonista assieme ad alcuni suoi stretti collaboratori.
Infatti, negli scorsi giorni lo youtuber romano è stato aggredito da alcuni borseggiatori, di origine sudamericana, in una stazione della metro della Capitale. A seguito della colluttazione, Cicalone ha riportato alcune traumi ed è stato portato in ospedale per accertamenti.
Immediatamente l’opinione pubblica si è spaccata: da una parte chi sostiene i format di denuncia del degrado sociale portate avanti da Simone Cicalone, dall’altra coloro che invece accusano proprio quest’ultimo di essere un picchiatore, se non addirittura uno squadrista.
La risposta di Cicalone alle accuse
Intervistato da Repubblica, Cicalone si è opposto fermamente a tutte critiche mosse contro di lui e alla sua attività di denuncia e lotta contro il degrado sociale. Simone nega ogni accusa che descrive lui i suoi collaboratori come “picchiatori, fascisti e squadristi” e precisa come la gente sia “esasperata dai borseggiatori” e di come molte persone gli chiedano di andare con loro in metro.
Quanto alla sua attività, il noto youtuber romano sostiene che il suo lavoro non è quello di “fare un esercito” per fare ronde di sicurezza in giro per la Capitale, bensì di “documentare quello che succede e di mostrarlo “a milioni di follower”.
Il Cicalone ricostruisce anche quanto accaduto nella metro romana: “Eravamo in metro per mostrare la situazione alla deputata 5s Marianna Ricciardi. Ho detto alla mia videomaker di accendere la telecamera per riprendere un ragazzo che si schiaffeggiava da solo. E lui l’ha aggredita e ha rotto la camera. A quel punto lo abbiamo bloccato in attesa della polizia”.
Egli inoltre ci tiene a precisare che si è limitato solamente a fermare il ragazzo e che non si tratta in nessun modo di giustizia privata, riconoscendo comunque che quella “è stata una brutta scena, ma andava fatto”.
In risposta alle accuse di aver spinto una ragazza, Cicalone riconosce l’errore, spiegando al contempo come tale spinta non si originasse dalla volontà di farle male, ma fosse una semplice reazione all’aggressione subita dalla sua videomaker.
Da ultimo, Cicalone ha criticato duramente le azioni della CGIL. L’associazione sindacale, infatti, aveva addirittura denunciato la condotta dello youtuber (qui le malelingue potrebbero eccepire come il borseggio possa essere annoverata tra le attività lavorative).
In questo frangente, lo youtuber ha ricordato alla CGIL che “dovrebbe difendere i lavoratori” anziché pensare a lui, aggiungendo anche di aver incontrato il sindacalista autore della lettera incriminata e di aver accettato le sue scuse e ribandendo come lui e i suoi collaboratori non siano razzisti.