Nel corso del prossimo mese di luglio avranno il via le sperimentazioni per una nuova funzione dell’App dei servizi pubblici IO: stiamo parlando dell’It Wallet, un nome sulla bocca di tutti che, però, è nostro obbiettivo spiegarvi nelle sue funzioni. Il nuovo “portafogli virtuale” disponibile sull’app ci permetterà, in poche parole, di avere sempre a portata di smartphone i documenti essenziali come tessera sanitaria e patente di guida.
Questi wallet privati, nel corso del tempo, potranno ospitare una quantità sempre maggiore di documenti: attestati tecnici, ricette mediche, perizie e non solo. Un esperimento, questo, che verrà condotto su più step che qui di seguito vi vogliamo esporre che, se andasse a buon fine, porterebbe non pochi benefici nella vita di tutti i giorni.
Tutte le fasi di It Wallet
- Prima fase del test
In questa prima fase, che avrà il via nel mese di luglio ormai alle porte, verranno selezionati alcuni individui (diversi per età) con i quali testare il servizio. L’operazione sarà condotta dal Dipartimento per la Trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri.
- Seconda fase del test
A partire da settembre-ottobre 2024 sempre più persone potranno fare accesso al servizio e caricare sul portafogli virtuale alcuni documenti come tessera sanitaria e patente. Bisognerà invece attendere qualche mese prima di poter caricare nel portafogli anche la carta d’identità.
- Nel corso del 2025
Nel corso del prossimo anno sarà possibile caricare sul wallet la propria carta d’identità. Entro il 2026, è intenzione dell’UE rendere fruibile in buona parte dell’Europa l’European Digital Identity (EUDI) Wallet.
Le potenzialità del servizio
Il servizio, rivolto alla popolazione italiana di età superiore ai 18 anni (circa 44 milioni di individui) permetterà di velocizzare una serie di azioni che siamo abituati a compiere “tradizionalmente” tenendo inoltre sempre più lontane le possibilità di truffa: sarà possibile ordinare medicinali, effettuare pagamenti e mostrare ad una fitta rete di aziende il nostro CV, che potrà essere aggiornato e commentato in tempo reale.
Nel corso dei prossimi mesi assisteremo all’attuazione di questo nuovo progetto: avrà successo? Questo è quello che l’Unione Europea si augura.