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Palworld: a 6 mesi dal debutto, il creatore conferma di non essere mai stato contattato da Nintendo

Essere diventati una vera e propria sorpresa del 2024 videoludico, ha portato Palworld a essere uno dei titoli più riconosciuti al mondo, nonostante l’utenza abbia rapidamente deciso di esplorare nuovi orizzonti, dopo aver provato l’avventura proposta attualmente in accesso anticipato. Non dimentichiamoci, però, che nel primo mese di vita il gioco ha raggiunto record importanti e coinvolto milioni di videogiocatori, diventando uno dei topic più discussi sul web.

Proprio queste discussioni sono state di varie tipologie, ma una in particolare è stata quella più accesa che ha contrapposto due idee di pensiero differenti. Trattandosi di un gioco dove all’interno del proprio mondo esistono numerosissime creature da poter catturare, il paragone con il più famoso mondo Pokémon è stato abbastanza comune, pur presentando un gameplay completamente differente.

Ma i dubbi delle persone riguardavano proprio l’utilizzo di assets già esistenti per la creazione degli oltre 100 Pal attualmente disponibili su Palworld, un qualcosa che avrebbe potuto attirare l’attenzione di Nintendo, non nuova ad azioni legali contro chi utilizza senza permesso le loro proprietà intellettuali. Ma dopo aver dichiarato che avrebbe indagato su PocketPair e sul loro progetto, non sembra esserci stata alcuna novità riguardo possibili dispute di tipo legale.

Palworld personaggio Zoe

Nulla di fatto per Nintendo

Come se non bastasse, attraverso un’intervista esclusiva portata avanti da Gamefile, il creatore di Palworld, Takuro Mizobe, ha rilasciato delle dichiarazioni in merito, confermando come sia Nintendo, sia The Pokémon Company, in realtà non abbiano mai contattato il loro studio, lasciando intendere che le indagini inizialmente previste nei confronti di PocketPair, non hanno portato alcun risultato.

I design dei Pal possono risultare alle volte simili a quelli di quelli che possiamo considerare i loro predecessori, ma può essere considerata semplicemente una forma di ispirazione, considerando come non esistano copie spudorate degli oltre mille Pokémon originali. A lungo nella community si è discusso dell’argomento legato al copiare diversi design, con tanti utenti che hanno dimostrato come nemmeno The Pokémon Company sia stata sempre originale nelle loro creazioni, ispirandosi a un gioco loro predecessore come Dragon Quest.

Vedremo dunque se un giorno Nintendo deciderà di portare avanti qualche tipo di causa legale nei confronti dell’azienda asiatica, ma è probabile che le loro parole riguardo le possibili indagini siano state soltanto un modo per difendere la loro reputazione e per tranquillizzare quella fetta di pubblico che gridava al furto e all’utilizzo illecito della loro proprietà intellettuale.

Palworld Daedream

Leggi anche: PALWORLD: SECONDO GLI ULTIMI INDIZI, L’APPRODO SU PLAYSTATION SEMBRA ESSERE VICINO

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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