Death Note è ancora immensamente popolare nella community dei fan di anime e manga nonostante sia terminato quasi vent’anni fa. A tenere vivo il franchise nato con la serie creata da Tsugumi Ohba e Takeshi Obata sono stati diversi progetti, tra cui degli ottimi live-action giapponesi e un pessimo live-action americano prodotto da Netflix. Quest’ultima sta lavorando a un nuovo adattamento del manga in formato seriale, che vedrà coinvolto il team dietro Stranger Things, ma sembra che sia in produzione anche un nuovo gioco ispirato alla serie.
Un nuovo marchio fa pensare a un nuovo gioco di Death Note
Negli ultimi giorni Shueisha ha infatti registrato due marchi dedicati alla serie, uno omonimo alla serie e l’altro che riporta invece il nome Death Note Killer Within. Secondo alcuni questi marchi farebbero intendere che sono attualmente in sviluppo dei videogiochi ispirati al franchise, in quanto sono simili a quelli registrati per tanti altri giochi tratti da anime.
I fan non sembrano contenti all’idea di vedere un nuovo gioco del franchise. Un utente ha scritto su Reddit che si aspetta un ennesimo arena fighter, con un altro che ha ironizzato dicendo che sarà una sfida a chi scrive più velocemente il nome dell’avversario sul quaderno della morte. C’è anche chi ha già chiesto un DLC basato sull’iconica scena della serie in cui L mangia le patatine.
Questi non sarebbero neppure i primi giochi ispirato al manga. Nell’era del Nintendo DS sono usciti ben tre titoli di Death Note sviluppati da Konami: Kira Game, Succersors to L e L the Prologue to Death Note: Spiraling Trap. I primi due sono giochi di strategia ispirati alla storia del manga, mentre il terzo è un prequel originale in cui i giocatori controllano un agente dell’FBI (Naomi Misora se si sceglie il personaggio femminile e Raye Penber se quello maschile) che si sveglia in un hotel da cui deve scappare con l’aiuto di L. I personaggi Light Yagami/Kira e Ryuk sono poi apparsi anche nel picchiaduro crossover Jump Force, dove hanno avuto un importante ruolo per la storia anche se non erano giocabili.