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DRAGON QUEST 3 Remake HD – 2D provato in anteprima! Ecco le nostre impressioni

In attesa di ulteriori novità sull’attesissimo Dragon Quest XII, ultima fatica del brand (gioco al cui character design pare abbia contribuito Akira Toriyama prima della sua scomparsa), Square Enix ha deciso di appagare temporaneamente l’appetito dei fan con il ritorno sulle nostre console di una pietra miliare della saga: il remake di Dragon Quest 3.

Dragon Quest III è un punto fondamentale nella continuity di Dragon Quest: è tanto il terzo capitolo della saga, quanto il primo. Esce su Nintendo Entertainment System nel 1988 in Giappone e arriva in occidente nel 1991 sotto il nome di Dragon Warrior III. 

Dragon Quest 3

Episodio conclusivo della “trilogia di Erdrick”, ma un perfetto entry point per tutti i giocatori che non conoscono il brand, in quanto gli eventi narrati nel gioco si collocano ancora prima del primo Dragon Quest (non a caso Dragon Quest I e II Remake HD – 2D usciranno successivamente).

Che sia proprio questo l’obiettivo di Square Enix? Tentare di attrarre un nuovo pubblico in vista dell’uscita di Dragon Quest XII, offrendo una comoda porta d’ingresso?  Chissà, fatto sta che abbiamo avuto modo di mettere le mani su Dragon Quest 3 Remake HD – 2D in anteprima, e possiamo non solo rivelarvi la data d’uscita, ma anche darvi le nostre impressioni sul provato.

Dragon Quest 3 tra il vecchio e il nuovo

Dragon Quest 3

La scelta di optare per una soluzione grafica ibrida, tra modelli 2D in pixel art e sfondi 3D in HD si rivela azzeccata e riassume le intenzioni di Square Enix con questo remake: svecchiare ma non tradire l’anima e lo spirito del prodotto originale.  Inutile nascondere che Dragon Quest 3 sia figlio dei suoi tempi e massima espressione delle meccaniche tipiche del JRPG con sistema di combattimento a turni.

Questo comporta una serie di caratteristiche che ad oggi, inglobati nella frenesia di un battle royale o nell’immersività di una narrazione che oscilla tra il cinematografico e il videoludico, verrebbero etichettate ingenuamente come problematiche.

Dall’interfaccia grafica dell’inventario al sistema di progressione, che tende a riportare tutti i dati di ogni singola evoluzione delle statistiche dei componenti del party alla fine di uno scontro che ha portato a un aumento di livello, l’odore di “vecchio” si sente.

Dragon Quest 3

Un’avventura non adatta a tutti, ma…

Tuttavia, Square Enix e Dragon Quest hanno bene a mente qual è il loro target, a che genere di pubblico e di appassionati si rivolgono e, di conseguenza, che genere di gameplay intendono offrire. Il prodotto che ne deriva rimane quindi di nicchia, forse non facilmente vendibile quanto tanti altri generi videoludici, ma che non intende certo deludere chi conosce il materiale di partenza.

Ciò non toglie qualche piccola operazione di svecchiamento, su tutte la possibilità di velocizzare gli scontri, riducendo la durata delle singole animazioni degli attacchi e rendendo quindi il farming o lo svolgimento di un dungeon molto meno frustranti (scelta apprezzata anche visto l’alto spawn rate di nemici nel corso del gameplay).

Particolarmente interessanti le ambientazioni: le ispirazioni a paesaggi e architetture del nostro mondo rendono la realtà di questo gioco un vero piacere per gli occhi, così come il design dei personaggi. La bellezza tipica dell’estetica di Dragon Quest rimane invariata.

Dragon Quest 3

Passando alle prestazioni, ci soffermiamo su una piccola nota dolente: i tempi di caricamento sono rapidi quanto basta e generalmente non si presentano problemi particolari, eccezion fatta per un singolo istante, in una zona ben specifica della mappa, in cui il numero di elementi a schermo ha portato a una drastica diminuzione del frame rate. Ma non vi preoccupate: la versione che abbiamo provato non solo non è quella definitiva, ma è anche la versione per Switch in modalità portatile. 

Certo, è preoccupante che una console sulla quale gira senza particolari problemi un gioco come The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, presenti cali di frame rate con un titolo che mischia pixel art e ambienti 3D, ma con tutta probabilità se giocato in modalità dock lo stesso problema non si ripresenterà. A maggior ragione, ci aspettiamo che console come XBOX Series X/S o PS5 porteranno a prestazioni migliori.

Dragon Quest 3

A coronare l’esperienza sono le meravigliose colonne sonore che vanno dall’epico al fiabesco riassumendo la poetica di Dragon Quest alla perfezione.

Purtroppo non possiamo dirvi altro, dato che la nostra prova è durata appena 40 minuti, e questo è tutto quello che siamo riusciti a ricavarne. L’impressione generale è positiva e siamo curiosi di mettere le mani non solo sulla versione definitiva del gioco, ma sull’intera trilogia rimasterizzata di Erdrick.

Vi ricordiamo che Dragon Quest III Remake HD – 2D arriverà il 14 Novembre 2024, mentre nel 2025 potremo mettere le mani anche su Dragon Quest I e II Remake HD – 2D. Oltre all’edizione standard, sarà disponibile anche una ricca Collector’s edition con bonus in game e gadget da collezione che di sicuro soddisferanno i fan.

Dragon Quest 3

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