Tutte le cose belle prima o poi finiscono. Destiny 2: La forma Ultima è il culmine di un lungo viaggio durato 10 anni, che fa da degno finale a una saga che ha attraversato ben tre generazioni di console e un’innumerevole mole di problemi.
Facciamo un piccolo viaggio nel tempo e andiamo nel lontano 2014, il 9 settembre, per essere precisi. Bungie, che per chi non lo sapesse è lo sviluppatore di uno degli FPS più amati di sempre: Halo, ha fatto uscire un suo nuovo e ambizioso gioco: un MMOFPS con caratteristiche da looter-shooter ed RPG. Il progetto è accompagnato da un discreto hyper, si tratta pur sempre dello studio che ha dato i natali a Master Chief, ma all’arrivo su console e PC ila community videoludica si trova davanti a un prodotto che molti, al tempo, hanno giudicato mediocre.
Eppure, il potenziale era presente e alcuni utenti se n’erano accorti. Con una sana dose di testardaggine e svariati DLC ed espansioni, Bungie è riuscita a far cambiare idea ai detrattori e a portare il nome della propria IP nell’Olimpo dei giochi multiplayer.
Fa sorridere che Destiny 2 abbia avuto un percorso molto simile al suo predecessore, costellato da promesse infrante, espansioni sotto tono e una playerbase altalenante. E, proprio come il suo predecessore, è riuscito a risollevarsi e a diventare un caposaldo genere con una fedele sfilza di fan al suo seguito. Dopo lo scivolone de L’Eclissi andiamo a vedere come Bungie è riuscita a redimersi con La Forma Ultima
La Forma Ultima che cancella tutte le altre
Quando si parla dell saga di Destiny e delle sue espansioni, ne vengono sempre citate due in particolare che si sono imposte come standard di qualità: Il Re dei Corroti e I Rinnegati. Due espansione che, grazie alla abbondanza di contenuti e alle modifiche apportate al gameplay, hanno risollevato un titolo che tutti, playerbase inclusa, consideravano oramai morente.
Nella recensione de La Regina dei Sussurri, parlavamo di come fosse riuscita ad avvicinarsi allo standard aureo, senza essere in grado di superarlo. Ecco, La Forma Ultima spodesta I Rinnegati e Il Re dei Corrotti per innalzarsi a migliore espansione della saga. Un finale degno a una storia durata 10 anni e che potrebbe non essere veramente finita.
La Forma Ultima è strapiena di contenuti: dalla campagna alle attività secondarie, sono stati apportati un gran numero di migliorie che hanno reso l’esperienza davvero appagante e che continua riservarci piacevoli sorprese. Ma andiamo con ordine.
Il capolinea
Per quanto riguarda la trama, Bungie sembra aver preso coscienza degli errori fatti in passato con lo svolgimento della storia de L’Eclissi. Sin dai primi momenti di gioco de La Forma Ultima, capiamo subito cosa c’è in ballo e il nostro obbiettivo: sconfiggere il Testimone.
La progressione della trama de La Forma Ultima è si lineare e senza particolari colpi di scena ma ha un solido sviluppo personale degli NPC che ci accompagnano, il comandante Zavala in particolare, e un ritmo serrato la cui serietà è spezzata dal ritorno di Cayde-6 e dal suo rapporto con Il Corvo.
Non si può ignorare come in questa espansione sia stato fatto un lavoro eccellente con l’antagonista. Il testimone è una presenza costante e minacciosa. Durante la campagna siamo sempre accompagnati dalle sue molteplici voci che ci sussurrano all’orecchio cercando di portarci dalla sua parte di allontanarci dal nostro obbiettivo, dall’abbracciare la sua visione di un universo perfetto e immutabile senza luce né oscurità.
In questa splendida sinfonia l’unica nota dolente è la nuova fazione introdotta con l’espansione: I Terrori. Essi sono un agglomerato di specie aliene che il Testimone ha modificato e reso schiavi del suo volere. I Terrori, come molte altri sotto-fazioni introdotte nelle scorse espansioni, sono un riciclo di animazioni e modelli già visti in passato. A differenza della Legione Oscura e del Casato della Salvezza, però, c’è stato un impegno maggiore nella caratterizzazione dei design.
Salvando la pace dell’Arcigno, piccolo nemico volante, e del Simulacro, il resto dei Terrori danno una sensazione di deja-vu. Gli Attendenti e gli Araldi sono degli psionici con una forma diversa, ma con le stesse animazione e attacchi. Per quanto riguarda Il Presagio e il Tessitrame non sono altro che mini-Rhulk, il boss finale del raid Promessa del Discepolo, con un kit offensivo già visto nelle precedenti espansioni utilizzato da altri tipi di nemici.
Il Pallido cuore del viaggiatore
L’intera campagna si svolge completamente all’interno del cuore pallido, il centro del Viaggiatore, un luogo dove luce e oscurità si fondono, le memorie prendono forma e dove il Testimone si appresta a portare a termine il suo obbiettivo e arrivare alla Forma Ultima.
Non ci dilungheremo eccessivamente sulla struttura della campagna, come detto in precedenza, il ritmo è serrato, lo svolgimento e soddisfacente e il finale è puro godimento, soprattutto per coloro a cui interessa la lore di Destiny. Tutto quello che c’era di buono ne La Regina dei Sussurri è stato preso, affinato e migliorato ne La Forma Ultima.
Quello su cui vogliamo soffermarci è la nuova zona dove ha luogo la campagna: Il Cuore Pallido. Una terra fuori dal tempo e dallo spazio, locata al centro del Viaggiatore, dove i ricordi si materializzano e diventano parte del paesaggio. Il cuore è un agglomerato di zone già viste nel sistema solare, amalgamate insieme e coperte da una folta e lussureggiante vegetazione. I colori sono vivi e l’atmosfera è mozzafiato. Questo fantastico paesaggio è però deturpato dalla corruzione del Testimone.
Valli verdeggianti si intersecano con zone provenienti dalla vecchia Terra, Nessus, la Città Sognante e altri luoghi presenti dal sistema solare, il tutto costellato da strutture piramidali e monoliti dell’oscurità. Siamo stati piacevolmente sorpresi di come questo agglomerato di zone già viste risulti nuovo e molto piacevole da esplorare. Trascurando la bellezza dei vari paesaggi bisogna fare una menzione d’onore alle strutture erette dal Testimone che, dando sfogo a una vena body horror, si dimostrano angoscianti e deliziosamente spaventose.
Una luogo tutto da esplorare
Ne L’Eclissi, Neomuna è stato un esempio di potenziale sprecato. Una città ultra-futuristica dal design accattivante ma con poca sostanza. Una volta finita la campagna, infatti, era quasi inutile tornare tra le sue strade. Bungie, come detto poco fa, sembra aver davvero ascoltato il feedback dei giocatori e imparato dai suoi errori passati. Ne La Forma Ultima, infatti, il cuore del viaggiatore è un luogo dove il giocatore è spinto a tornare più volte grazie alla gigantesca mole di attività presenti e segreti da scoprire.
Dopo la fine della campagna ci verranno affidate diverse missioni secondarie per potenziare ulteriormente la nuova sottoclasse, di cui parleremo fra poco, o per acquisire nuove armi ed equipaggiamento in vista del raid o di altri contenuti endgame.
Abbiamo trovato molto interessante il nuovo implemento del sistema Cercavia, una specie di roadmap che permette di completare obbiettivi all’interno del cuore, o nelle altre playlist dell’avanguardia, e di guadagnare esperienza ed equipaggiamento con alto potere. Un sistema che incentiva il giocatore a esplorare e combattere senza per forza lanciarsi in Assalti, Crogiolo o, ancora peggio, Azzardo per guadagnare armamenti di punta.
Luce? Oscurità? Perché non entrambe?
Dopo aver rilasciato due sottoclassi di Oscurità e aver completamente ristrutturato quelle di Luce, per La Forma Ultima ci aspettavamo l’aggiunta di una nuova di oscurità, ma Bungie ha deciso di sorprenderci con l’implementazione di Prismastico, dandoci accesso a diverse abilità di varie sottoclassi, sia luce che oscurità, e ampliando in maniera esponenziale le possibilità di personalizzazione del nostro guardiano.
Prismastico, però, non da accesso a tutti gli aspetti e le super, una mossa fatta da Bungie, probabilmente, per evitare di rendere obsolete le altre sottoclassi; ma permette l’accesso a un kit potente con numerose sinergie che la rendono un factotutm con un ampio ventaglio di possibilità date al giocatore.
Oltre a questo, la nuova sottoclasse ci darà accesso alla trascendenza, una nuova modalità che, dopo aver inflitto abbastanza danni con luce e oscurità, ci permetterà di convogliare le due forze paracausali fornendo un nuovo tipo di granata speciale, una significativa riduzione dei cooldown, riduzione dei danni subito e aumento di quelli inflitti dalle nostre armi.
Non abbiamo avuto una nuova sottoclasse di oscurità ma con l’introduzione di Prismatico e trascendenza e l’accesso a ben tre nuove super di luce, una per classe, siamo più che soddisfatti. Sa un po’ di già visto a avremmo preferito più cambiamenti per rendere Prismatico più distinto, ma il feeling della sottoclasse c’è e giocarla è molto divertente.
Sull’Orlo della Salvezza
Rischiando di essere ripetitivi fino alla nausea, Bungie sembra aver capito e preso nota di tutti gli errori fatti ne l’Eclissi e porvi rimedio ne La Forma Ultima, forse, impegnandosi un po’ troppo questa volta. Se Radice dell’incubo, il raid dell’espansione precedente, era stato criticato per la semplicità degli scontri e meccaniche fin troppo semplicistiche; Orlo della salvezza e tutta un’altra storia.
Per chi non ne fosse a conoscenza, ad ogni espansione c’è la corsa al raid, dove centinaia di team composti da 6 guardiani si sfidano a chi riuscirà a capire per primo le meccaniche del raid e a completarlo assicurandosi il titolo di Primo al Mondo e una cintura niente male. Radice dell’incubo è stato completato in circa due ore, Orlo della Salvezza ha richiesto 18 ore e 59 minuti, 10 minuti in più di quanto è stato impiegato per completare Ultimo Desiderio, il raid de I Rinnegati, considerato, fino a poco tempo fa, il raid più difficile di tutta la saga di Destiny.
Orlo della Salvezza è complesso e difficile, ma con meccaniche chiare che richiedono costante comunicazione e coordinazione. I vari scontri sono impegnativi con gli ultimi due che pretenderanno il massimo dai propri compagni di squadra in quanto le meccaniche subiscono un repentino picco in difficoltà.
Tirando le somme
Destiny 2: La Forma Ultima si è rivelata all’altezza delle enormi aspettative che gravavano sulle sue spalle. Un finale, o quasi, che tira fuori il meglio che la saga ha avuto da offrire in questi anni e mette in scena un finale glorioso che, ad essere sinceri, ci ha strappato una virile lacrimuccia. Alcuni dei contenuti sanno di riciclato, la nuova fazione ha poco di originale e Prismatico, benchè divertente e ben strutturata, non soddisfa appieno le aspettative.
Nonostante quesi piccoli difetti, tutto funziona alla grande e La Forma Ultima si attesta, a nostro parere, come la miglior espansione di Destiny 2 e non vediamo l’ora di vedere cosa Bungie avrà in serbo per noi durante questo 2024.
Destiny 2: La Forma Ultima
Voto - 9.5
9.5
VOTO
Destiny 2: La Forma ultima ci ha convinto appieno con la sua mole di contenuti e fa da gran finale alla saga che dura da ormai 10 anni. Qualche piccolo problema con il riciclo delle idee, soprattutto sottoclasse Prismatico e nemici, ma è un voler trovare il pelo nell'uovo.