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The Tunnel to Summer, The Exit of Goodbyes: la nostra recensione del film

Il 10 giugno è arrivato nelle nostre sale come evento speciale The Tunnel to Summer, The Exit of Goodbyes grazie ad Anime Factory. Si tratta di un film del 2022 prodotto da studio Clap (Pompo, la cinefila) e diretto da Tomohisa Taguchi (Bleach: Thousand-Year Blood War), che adatta la light novel del 2019 scritta da Mei Hachimoku.

The Tunnel to Summer, The Exit of Goodbyes: tra drama, romance e soprannaturale

La storia racconta di The Tunnel to Summer, The Exit of Goodbyes racconta di Kaoru Touno, un ragazzo dalla personalità seriosa che non ha una vita famigliare idilliaca a causa della morte della sorella minore: la madre ha abbandonato sia lui che il padre, mentre quest’ultimo lo tratta come spazzatura e lo considera il responsabile della sua morte. Un giorno piovoso incontra una ragazza appena trasferitasi in città, Anzu Hanashiro, che mantiene costantemente un’espressione fredda e sembra possedere una personalità forte che non si piega davanti a nessuno. Le storie dei due si intrecceranno al tunnel di Urashima, luogo misterioso che si dice far avverare i desideri di chi ci entri.

tunnel to summer

Sin dalle prime battute il film porge la sua attenzione sui drammi personali dei protagonisti, segnati entrambi da traumi che affondano le radici nel loro passato. Kaoru non ha superato la morte della sorella e viene continuamente insultato e minacciato dal padre ubriacone, mentre Anzu è stata bandita da casa a causa della sua passione per i manga e le sue intenzioni di seguire le orme del nonno mangaka, che per i genitori è stato soltanto una spina nel fianco a causa del suo insuccesso economico.

Il Tunnel di Urashima diventa praticamente un pretesto per farci conoscere diversi tratti dei protagonisti e per far sviluppare la loro storia d’amore. In questo senso sembra davvero di vedere un film di Makoto Shinkai, con meno elementi imbarazzanti nonostante i continui cliché e scene in cui casualmente i protagonisti si trovano l’uno sopra l’altro a terra.

tunnel to summer

Del tunnel colpisce la sua atmosfera, fatta di un colore nero e di luci rosse che traspaiono dagli alberi sul suo sentiero più che i suoi elementi più tecnici tipo come funziona eccetera. Certo vediamo i due protagonisti studiare attivamente come funziona, ma quando si capisce che il tempo lì dentro trascorre in maniera diversa rispetto all’esterno, si può già intuire che sarà usato soltanto per creare drama nel terzo atto.

Inoltre non ci sono dei bei personaggi secondari, anche perché i pochi presenti servono giusto per un paio di scene e poi non compaiono praticamente più. Alla fine la narrazione voleva dare più spazio a Kaoru e Anzu, ma sarebbe stato interessante vedere anche più interazioni con i personaggi minori.

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Narrativamente il film non colpisce più di tanto, e penso che i suoi punti di forza siano da ricercare soprattutto nel lato tecnico. La regia di Taniguchi brilla in diversi momenti del film, come ad esempio nelle scene iniziali della fuga di Kaoru, con la telecamere che continua a muoversi per simulare la corsa. Anche a livello di animazioni ci troviamo a un prodotto buono, ma la cosa che mi è piaciuta di più è stata la fotografia, soprattutto nelle scene in cui la luce si riflette sui personaggi.

Il doppiaggio italiano non è per niente male, né dell’adattamento (tolti il classico modo ci mettere l'”eh” a fine frase o di dire “nonnino”) né nelle interpretazioni dei doppiatori. Non avevo ancora mai sentito le voci di Leonardo Lugni e Alice Venditti, ma non sono stati per niente male nell’interpretare i due protagonisti nonostante inizialmente non fossi troppo convinto.

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In conclusione The Tunnel to Summer, The Exit of Goodbyes è un buon film, che brilla più per il lato tecnico che per la narrativa. Se siete alla ricerca di un film romantico a la Shinkai, allora probabilmente lo apprezzerete molto.

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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