Durante la World Developer Conference di ieri, Apple ha annunciato tanti progetti sulle intelligenze artificiali, tra cui una partnership con OpenAI, la società co-fondata da Sam Altman ed Elon Musk nel 2015 che pochi anni fa ha creato il chatbot AI ChatGPT. Questa nuova collaborazione servirà alla creazione di Apple Intelligence, funzionalità che permetterà a Siri di sfruttare ChatGPT per dare agli utenti delle risposte a domande complesse, ammesso che loro diano prima il consenso.
L’assistente vocale di Apple potrà farlo perché ChatGPT sarà proprio integrato nel sistema operativo di iOS 18, degli iPadOS 18 e dei macOS Sequoia. L’obiettivo delle due aziende è quello di permettere agli utenti di ricevere risposte complesse senza che debbano per forza aprire l’app del chatbot.
Elon Musk contro Apple e OpenAI
L’annuncio ha però accesso dei forti dubbi riguardo il mantenimento della privacy e la salvaguardia dei dati personali, sopratutto nel già citato Musk. Il capoccia di Tesla, SpaceX e X/Twitter non è nuovo a muovere diatribe contro l’azienda da lui co-fondata, e ha criticato aspramente Apple Intelligence in una serie di post minacciosi in cui minaccia di bandire tutti i dispositivi Apple dalle sue aziende se ChatGPT sarà davvero integrato nei loro sistemi, in quanto sarebbe una “violazione della sicurezza inaccettabile“.
Musk ha spiegato che chiederà ai suoi dipendenti di lasciare i dispositivi del colosso di Cupertino all’ingresso, dove saranno contenuti all’interno di una gabbia di Faraday – ossia una “gabbia” costituita da un conduttore elettrico che isola completamente il suo campo interno dall’esterno. Per lui, Apple non ha assolutamente idea dei guai in cui si sta cacciando una volta che consegnerà inconsapevolmente i dati a OpenAI.
Le due aziende hanno già rassicurato più volta che OpenAI non riceverà alcun dato degli utenti e che i loro indirizzi IP saranno oscurati. Il Senior Vice President of Software Engineering del colosso di Cupertino, Craig Federighi, ha affermato inoltre che gli utenti avranno un controllo totale sull’utilizzo di ChatGPT. L’azienda ha poi sottolineato che tutte le nuove funzioni legate all’AI sono state pensate proprio tenendo a mente la privacy degli utenti, e i loro dati saranno protetti dall’unione del processo di elaborazione del dispositivo e il cloud computing.