In arrivo tra pochi giorni, la quarta stagione di The Boys si prospetta più cruda e forte che mai! Ma, come in ogni cosa, non possono mancare alcune critiche. C’è chi infatti definisce The Boys come uno show schiavo della cultura “woke”.
Per questo, Eric Kripke, showrunner di The Boys, ha affrontato queste critiche a sguardo alto e petto in fuori, come un vero “Patriota”. Kripke, infatti, è sempre stato molto chiaro su chi e cosa la serie prende di mira, con una scrittura che si è dimostrata quasi preveggente con i suoi parallelismi e con gli eventi attuali.
Per farvi un esempio, l’imminente quarta stagione trova Patriota sotto processo per aver ucciso pubblicamente un manifestante nel finale della terza stagione, e la serie, torna sui nostri schermi poco dopo le numerose condanne ricevute dall’ex presidente Donald Trump.
The Boys e le critiche: le parole di Eric Kripke
“È successo ormai quasi ogni stagione, e le scriviamo a volte quasi due anni prima della messa in onda e ancora una volta scopriremo che le notizie riflettono accuratamente qualsiasi cosa di cui stiamo parlando. Non è uno spoiler dire che nel primo episodio (della quarta stagione), Homelander (interpretato da Antony Starr) è sotto processo. Una grande preoccupazione è: “Si può condannare qualcuno così potente per un crimine?”. E cosa significa questo per i vari sostenitori o per le persone che lo contestano? Sapevo che sarebbe venuto fuori durante il processo a Trump? Certo che no.
Ma scriviamo ciò di cui abbiamo paura o per cui siamo incazzati. L’anno scorso, a proposito della terza stagione, qualcuno mi ha chiesto: “Come fai a essere così preveggente riguardo ai poliziotti e all’eccesso di polizia nei quartieri neri?”. Beh, è un problema da oltre 100 anni. Era un problema cinque anni fa e, purtroppo, lo sarà anche tra cinque anni. È sempre la stessa storia”.
ha detto Eric Kripke in un’intervista per The Hollywood Reporter
Dopo questa spiegazione, Kripke ha risposto anche alle critiche ricevute da The Boys per essere troppo “woke”:
“Ho chiaramente una prospettiva, e non sono timido nel mettere questa prospettiva nello show. Chiunque voglia chiamare lo show ‘woke’ o altro, va bene. Vada a guardare qualcos’altro. Ma di certo non mi tirerò indietro e non mi scuserò per quello che stiamo facendo. Alcune persone che lo guardano pensano che Homelander sia l’eroe. Cosa ne pensa? Lo show è molte cose. La sottigliezza non è una di queste. Quindi, se questo è il messaggio che ne ricavate, io alzo le mani”.
L’adattamento di The Boys è sicuramente conosciuto per il suo gore estremo, l’umorismo nero e le parodie dei fumetti, ma non ha mai evitato di includere la satira sociopolitica, e lo show ha probabilmente guadagnato più attenzione proprio per la sua critica feroce all’estrema destra americana. Voi che ne pensate delle parole di Kripke?
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