Himiko Toga è una dei pochi membri dell’Unione dei Villain in My Hero Academia a non essere ancora stati uccisi o catturati dalle autorità. Apparsa per la prima volta nella seconda stagione, la ragazza si è già scontrata diverse volte anche con i giovani studenti dello UA, e ha sviluppato una cotta per Deku e Ochaco. Innamorarsi degli altri è una cosa che serve anche per far funzionare certe abilità del suo quirk.
Quando ingerisce il sangue di una persona, Toga può assumerne l’aspetto. Ma se la persona a cui appartiene il sangue che ingerisce è una per cui lei prova qualcosa, allora diventa in grado di utilizzare anche il suo quirk. La prima dimostrazione di quest’abilità è stata data durante l’arco narrativo di My Villain Academia, dove ha utilizzato per un breve periodo il potere di Ochaco.
Nell’ultimo episodio di My Hero Academia, Dabi ha dato a Toga una fiala contenente il sangue di Twice, proprio perché fiducioso del fatto che potesse usare anche i suoi poteri (vedremo poi se ci riuscirà nei prossimi episodi, ma considerato che Toga teneva molto a Twice, non lo mettiamo in dubbio). La ragazza è stata anche la protagonista dell’illustrazione realizzata dall’autore del manga Kohei Horikoshi per pubblicizzare l’uscita del nuovo episodio dell’anime.
Toga diventa una letale coniglietta in questo cosplay di My Hero Academia
La cosplayer Miss Oolala ha realizzato un particolare cosplay di Himiko Toga per la scorsa edizione del CyPhaCon. La cosplayer ha infatti deciso di portare una Toga con addosso un costume da coniglietta rosso e con le calze a rete.
La cosa interessante è che ha indossato anche l’attrezzatura che Toga usa già di suo per le sue azioni criminali. Oolala ha realizzato tanti cosplay diversi di Toga, e ha dichiarato che questo look da coniglietta è il suo preferito assieme a quello standard dove indossa la sua divisa scolastica e un cardigan beige. In un altro post ha raccontato che per fare una foto ha dovuto lottare con il vento, e che le orecchie sono state attaccate alla sua parrucca per miracolo.
