Il ministro dell’economia e della finanza Giancarlo Giorgetti ha confermato durante l’evento Automotive Dealer Day che il governo sta pensando di spostare le accise dalle auto a benzina a quelle a batteria. Ha dichiarato che il Mef ha già iniziato a lavorare su quest’argomento in vista dell’aggiornamento della normativa europea sulla tassazione dei prodotti energetici.
Le accise sull’elettricità
Quello che non tutti sanno è che le auto elettriche tecnicamente hanno già un’accisa. HDBlog.it ha fatto notare che nell’ordinamento del nostro paese è già presente un’accisa sull’elettricità pari a 0,227 euro al kWh per le utenze domestiche. Non tutti sono tenuti a pagarle: coloro che hanno la prima casa con contratti di potenza pari a 3kW fino ai primi 150 kWh consumati non sono infatti tenuti a farlo.
Praticamente se hai una seconda casa o consumi più di 150 kWh devi pagare le accise, mentre se hai la prima casa e consumi meno di 150 kWh non le paghi. La maggior parte delle famiglie ricade proprio in quest’ultimo caso e non si rende conto che ci sono già delle accise sull’energia elettrica, mentre chi possiede un’auto elettrica e la ricarica abitualmente a casa invece supererà velocemente i 150 kWh di consumi (a meno che non ricarichi l’auto utilizzando altre fonti di energia tipo l’energia fotovoltaica).
Sappiamo quindi che è sbagliato dire che non ci sono già accise sulle auto elettriche, nonostante siano per l’energia elettrica in generale e vengano pagate anche da chi ha una casa che consuma molta energia. Quelle incassate dallo Stato per l’energia elettrica nel 2023 ammontano a 2,68 miliardi di euro, molto meno rispetto ai ricavi dalle accise sulle auto a carburanti, pari a 25,3 miliardi.
Fa discutere poi il tema del mancato gettito di accise per chi passa da auto a carburante ad auto elettriche, per due motivi: alla fine dell’anno scorso erano ancora “poche” le elettriche che circolavano nel nostro paese (circa 220 mila su un totale di 40 milioni di vetture) e poi è difficile definire una quota unica per le elettriche se si ricaricano a casa.
Inoltre chi ha auto elettriche o a plug-in non paga le accise sulle auto a carburante. Nel caso di chi possiede un’auto a plug-in, si potrebbe contribuire alle accise soltanto con quei pochi viaggi all’anno in cui si percorre con il carburante a benzina. Insomma, se il governo vorrà davvero aggiungere delle accise dedicate specificatamente alle auto elettriche, dovrà studiare bene tutti gli scenari possibili in modo da introdurre una tassa che possa essere definita “giusta”.